L'ANALISI
19 Settembre 2022 - 10:36
CREMA - Caritas Crema stanzia 10 mila euro per la diocesi di Senigallia, guidata dal vescovo cremasco Franco Manenti, duramente colpita nella notte tra il 15 e il 16 da un’alluvione. Acqua, fango, alberi e detriti hanno invaso tanti Comuni della diocesi di Senigallia: Barbara, Pianello di Ostra, Bettolelle, Arcevia, Serra De Conti, la stessa Senigallia. Caritas Senigallia, in rete con la Protezione civile e la Croce Rossa, si è attivata immediatamente per dare un riparo agli sfollati, salvati durante la notte, quando l’esondazione ha travolto strade, case, cantine, auto. La diocesi ha immediatamente messo a disposizione i locali del seminario vescovile, accogliendo tantissime persone – uomini, donne, anziani, bambini – spaventate dal rischio scampato e disperate per aver perso familiari e con le abitazioni devastate.
La catastrofe – ha riferito il direttore di Fondazione Caritas Senigallia, Giovanni Bomprezzi, contattato telefonicamente dal collega di Caritas Crema, Claudio Dagheti – ha distrutto attività commerciali, artigianali, agricole e costretto intere famiglie a sfollare.“Siamo vicini alle Caritas delle Marche, in particolare a quella di Senigallia, a cui siamo ancor più strettamente legati tramite il vescovo Franco Manenti”, sottolinea Dagheti.
“La solidarietà della Chiesa cremasca non mancherà anche nella circostanza di manifestarsi a sostegno degli interventi già avviati e quelli che si predisporranno. A quel che mi ha detto il direttore di Caritas Senigallia e confermato anche dal vescovo Franco al nostro vescovo Daniele – riferisce – al momento si sta effettuando la conta dei danni e verificando varie situazione sia di chiese ed edifici della diocesi sia bisogni nel territorio. Non serve raccogliere e inviare materiale, ma piuttosto fondi per sostenere i progetti che saranno poi individuati in maniera precisa per fronteggiare le necessità che verranno emergendo lentamente, dopo l’emergenza.” Accogliendo l’invito del vescovo Franco “Ora bisogna stringersi attorno a chi ha perso i propri cari e rimboccarsi le maniche per restituire dignità a tutto il territorio” – la nostra diocesi si è immediatamente attivata: la Caritas ha già stanziato 10.000 euro, per un sostegno immediato e aperto un conto corrente IBAN IT52N0844156840000000022470 sul quale si può contribuire precisando la causale “Emergenza Marche. Devoluzioni possono essere inoltre effettuate direttamente presso la curia vescovile, in piazza Duomo 27, oppure alla Casa della carità, in via Madre Teresa di Calcutta 1 (ex viale Europa 2).
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