Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

L'EMERGENZA CARO ENERGIA

Sanità: salasso» riscaldamento, la bolletta raddoppierà

Ospedale Maggiore di Cremona «shock»: nel 2021 la spesa era stata di 5.917.000 euro e nel 2022 la stima è di un esborso di 10.575.000 euro. «Blindato» il contratto per la luce

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

06 Settembre 2022 - 05:20

Sanità: salasso» riscaldamento, la bolletta raddoppierà

CREMONA - La spesa per il riscaldamento incornicia l’emergenza: all’ospedale Maggiore di Cremona passa dai 5.917.000 euro del 2021 ai 10.575.000 di quest’anno (dato di stima). Il salasso del caro energia non risparmia nemmeno il nosocomio cittadino. Se poi si estende lo sguardo all’intero territorio del distretto sanitario di competenza dell’Asst, i numeri sono ancora più pesanti. «Il costo sostenuto per l’anno 2021 è stato pari a 6.076.386 euro – chiariscono dall’Azienda – mentre per l’anno 2022 le previsioni di spesa complessive per ospedali di Cremona e Oglio Po e territorio sono pari a 10.918.988 euro».

Fortunatamente, almeno dal punto di vista della bolletta della corrente elettrica, il contratto in essere, stipulato con prezzo bloccato per 18 mesi, mette ancora al riparo dl vertiginoso aumento dei prezzi. Nel 2021 la spesa relativa al Maggiore a carico dell’Azienda socio sanitaria territoriale è stata di 2.568.000 euro, la previsione dei tecnici è di chiudere il 2022 con un esborso di 2.750.000, ovvero 180 mila euro in più, equivalenti ad un incremento dell’8%. Tornando al gas, l’Asst ha un contratto in essere dal 2020.

Giuseppe Rossi

«Avevamo provveduto all’adesione alla convenzione Consip per l’affidamento al fornitore Edison facility solutions del multiservizio tecnologico integrato con fornitura di energia per gli edifici in uso alle aziende sanitarie a partire dal primo ottobre di due anni fa. Questo accordo prevedeva tariffe unitarie inferiori rispetto al contratto precedente. Tuttavia, la pesante situazione energetica sia nazionale sia internazionale ha comportato un’importante revisione dei prezzi legati al costo del gas naturale (+41%) con particolare riferimento ai costi di approvvigionamento che ha condotto inevitabilmente ad un aumento della spesa». Il direttore generale dell’Azienda Giuseppe Rossi non nasconde il suo stato d’animo.

«Questi dati preoccupano e pesano sul bilancio – commenta –: riguardo all’Ospedale di Cremona, ad esempio, il consumo energetico è stato una delle criticità importanti rilevate dallo studio analitico effettuato sull’attuale struttura. Pensiamo alla dispersione di calore determinata dai serramenti in alluminio, ormai obsoleti e di difficile manutenzione. Decisamente complicato e antieconomico, inoltre, ipotizzare un investimento per un sistema di coibentazione moderno su un edificio che non risponde alle norme antisismiche».


Lavori non se ne faranno. «Il nuovo ospedale è una necessità, dettata da molti fattori e tutti oggettivi – prosegue il manager –: le linee guida, in fase di stesura e funzionali a bandire il concorso internazionale di idee per la realizzazione del nuovo nosocomio, pongono massima attenzione alla sostenibilità ambientale, all’autonomia energetica e all’impiego di fonti rinnovabili. La situazione climatica e ambientale, oltre che geopolitica, ci dice chiaramente che non è più possibile rimandare, bisogna agire impiegando al meglio le conoscenze e le tecnologie. Ma non basta. È indispensabile anticipare i tempi e immaginare come sarà il mondo sanitario fra quindici anni per non farsi cogliere impreparati. La pandemia ci ha insegnato molto».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400