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OFFANENGO. TRAGEDIA IN VACANZA

Tragedia al mare, paese sotto shock per la morte di Fuso Nerini

Il ricordo di Angelo con il cane al guinzaglio è l’immagine più ripetuta che vicini e residenti nel quartiere portano nel loro cuore. Oggi l'ultimo addio

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26 Agosto 2022 - 05:25

Tragedia al mare, paese sotto shock per la morte di Fuso Nerini

La vittima Angelo Fuso Nerini

OFFANENGO - È un paese sotto shock e incredulo quello che è stato travolto dalla notizia della scomparsa di Angelo Fuso Nerini. Resta ancora da chiarire se la morte sia dovuta ad annegamento oppure se sia stata causata da un malore che lo ha colpito mentre si tuffava in acqua nel mare di Pietra Ligure, durante la vacanza di mezza estate.

La comunità sconvolta e commossa, si è sentita vicina alle persone colpite direttamente dalla tragedia, prime fra tutti la moglie Daria e le figlie Marika con Simone e Letizia.

La gente si è interrogata sulle cause possibili del decesso, senza pensare di trovare la risposte agli interrogativi inquieti sollevati dal tuffo senza ritorno di Angelo nelle acque pietresi. Oggi è il giorno dell’addio, secondo i tempi concordati con l’impresa funebre: la bara con la salma arriverà nella parrocchiale di Offanengo per le 11, partendo dalla camera mortuaria dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure in provincia di Savona. Al termine della cerimonia la salma sarà portata al crematorio di Piacenza.

Fuso Nerini non era nato a Offanengo. Vi era arrivato da Crema insieme alla famiglia quando era ancora un adolescente. Si era inserito in paese partecipando alle iniziative per i giovani, in particolare come giocatore di calcio con la divisa della società locale. Qualche ex compagno lo ricorda proprio come atleta.

Crescendo, dopo la scuola dell’obbligo, ha iniziato a lavorare nel settore meccanico fino all’età della pensione. Fuso Nerini ha comunque continuato a fare qualche lavoretto e si dedicava in modo particolare alla cura del cane, che portava a spasso diverse volte al giorno anche nella passerella riservata ai quattro zampe.

Il ricordo di Angelo con il cane al guinzaglio è l’immagine più ripetuta che vicini e residenti nel quartiere portano nel loro cuore, insieme ad un sorriso discreto ed imperturbabile.

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