Addio a Bruno Bronzi, simbolo del mondo agricolo

SORESINA - «Se ne va un mentore, un amico, un consigliere, una persona retta e un simbolo del mondo agricolo cremonese». Con queste parole, ricche di commozione ma anche di orgoglio, i colleghi di scrivania della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi commentano la dipartita di Bruno Bronzi. Lo storico funzionario dell’associazione è stato protagonista della rinascita e del successo della sede soresinese che l’ha adottato, pur restando, lui, sempre nel cuore romanenghese fino in fondo. Ed è proprio a Romanengo, domani, che si terranno i funerali in parrocchiale dalle 10.

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Capire perché Bronzi abbia lasciato un segno indelebile nel ricordo di tanti agricoltori e cittadini di tre comunità non è affatto difficile. Bruno aveva infatti iniziato il suo lavoro di funzionario negli anni settanta, durante un periodo in cui era necessario organizzare l’ufficio di Soncino per adeguarsi alla miriade di nuove indicazioni europee dirette proprio al settore agricolo. Non è stato scelto a caso: i colleghi lo ricordano infatti come brillante, carismatico, intelligente e pronto ad immergersi nella cultura contadina dell’epoca e farla sua. Uomo d’altri tempi per valori e principi, a cui teneva tanto, ma allo stesso tempo comprensivo e grande mediatore.

Dentro e fuori dall’ufficio. Aveva tanto cara la quiete, l’affetto e la famiglia da fare addirittura talvolta da informale consulente. Chi lo conosce bene racconta: «Solo lui sapeva appianare le divergenze in un modo dolce e risoluto. L’unità di tanti legami che durano da una vita è merito suo». Sul lavoro una e una sola regola: rispetto assoluto di tutti i colleghi, degli agricoltori, della loro storia e del ruolo sociale. L’ultimo omaggio degli amici: «Con lui finisce un’epoca ricca di conquiste e di principi che oggi è sempre piu’ difficile individuare. Ci mancherai, Bruno». 

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