L'ANALISI
23 Agosto 2022 - 05:05
Il 25enne Andrea Vanelli con la maglia azzurra dell’Italia
MOSCAZZANO - Tornare a condurre una vita normale dopo il trapianto di un organo è possibile. Lo sa bene Andrea Vanelli, venticinquenne di Moscazzano, che nel tempo libero si dedica alla diffusione di un messaggio di speranza attraverso il gioco del calcio.
Messaggio che porterà in Inghilterra, dove da domani indosserà la maglia della Nazionale targata Aned (Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto) per partecipare ai campionati europei di calcio a sei dei trapiantati, in programma a Oxford.
Andrea, che solitamente gioca a pallone ne La Mitica, il team dei ragazzi guariti dalla leucemia capitana dal quintanese Giacomo Terranova (che stavolta non sarà della spedizione perché convalescente dopo un delicato intervento chirurgico), è stato convocato nella selezione azzurra allenata da Arduino Giorgi assieme ad altri nove ragazzi. Per lui si tratta della seconda esperienza in un torneo internazionale con il team dell’Aned, dopo il Mondiale del 2019 giocato ancora in Inghilterra ma a Newcastle.
«Mi venne diagnosticata — racconta Andrea — una leucemia linfoblastica acuta di tipo T. Fui curato all’ospedale San Gerardo di Monza. La percentuale di guarigione era del 30% ma ce l’ho fatta grazie al trapianto di midollo osseo ricevuto da mio fratello gemello Marco. Ora conduco una vita normale, lavoro in un’azienda di distribuzione del gas di Crema, adoro camminare in montagna e mi diverto a giocare a calcio ne La Mitica, nella quale mi ha portato nel 2015 capitan Terranova: l’ho conosciuto durante una manifestazione benefica organizzata dai miei genitori a Moscazzano in favore del Comitato Maria Letizia Verga, che opera a favore dei bambini colpiti da malattie ematoncologiche. Adesso affronto con entusiasmo questa esperienza in Inghilterra, che per me è la seconda in campo internazionale, calcisticamente parlando. In squadra siamo tutti trapiantati da donatore, perché è la condizione necessaria per poter partecipare ad una manifestazione come questa».
Da casa faranno il tifo per Andrea il papà Arrigo, la mamma Maria Rosa, la sorella Michela e il fratello Marco, anch’egli un giocatore de La Mitica, più una folta schiera di parenti e amici.
«Mi auguro – continua Andrea — che quella inglese sia una bella esperienza come lo era stata quella del 2019. Se arriverà un grande risultato ne saremo tutti felici, ma la cosa importante è dare un messaggio di speranza e di positività: il trapianto ti salva la vita e grazie al trapianto si può tornare ad una normalità che la malattia ti aveva fatto perdere».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris