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FOLLE AGGRESSIONE

Picchiato a sangue: «Ho avuto paura che mi ammazzasse»

Disavventura per un giovane cremonese a Bibione: urta con l’auto un camper e un 50enne scende e lo massacra di botte

Giacomo Guglielmone

Email:

gguglielmone@laprovinciacr.it

10 Agosto 2022 - 10:41

Picchiato a sangue: «Ho avuto paura che mi ammazzasse»

CREMONA - Primo giorno di vacanza. Ora di cena. Insieme alla fidanzata ha prenotato il ristorante, ma quella cena non avrà luogo e anche la vacanza terminerà di lì a qualche ora.

Al parcheggio, dopo aver appena toccato un camper durante una banalissima manovra di parcheggio, il proprietario della «casa mobile» scende e lo pesta. Lui, incredulo e sorpreso, resta dentro l’abitacolo, in balìa dei colpi. Una violenza incredibile, assurda, a più riprese. Il tutto sotto gli occhi della figlia dell’aggressore, una bimba di 7-8 anni affacciata al finestrino del camper, a un tratto disperata per la reazione fuori misura del genitore: «Basta, così l’ammazzi!».

L’aggressione dura tre, quattro minuti che un giovane cremonese non dimenticherà facilmente. L’episodio è avvenuto sabato a Bibione (Venezia).

Rientrato in città — dopo le prime cure dei sanitari veneti, il referto e la denuncia presentata al comando della Polizia locale del centro di villeggiatura — il giovane si è rivolto al proprio medico curante, che ha stilato un referto sul quale figura una prognosi di 45 giorni.

I cazzotti ricevuti, la portiera dell’auto chiusa a tutta forza dall’aggressore mentre il cremonese aveva la gamba in mezzo, le ecchimosi, sono lì a ricordargli, ogni istante, ciò che è accaduto. Da quando è tornato in città, il giovane cremonese esce poco di casa. Non si è ancora scrollato di dosso la paura.

«Tengo a dire che sia io che la mia fidanzata eravamo del tutto sobri e che non abbiamo fatto né detto alcunché dopo aver appena toccato quel camper — spiega la vittima dell’aggressione —. Quell’uomo, un cinquantenne, si è letteralmente scatenato. Una furia».

Il giovane cremonese, quando tutto è degenerato, ha temuto il peggio. Che tutto finisse proprio come ha urlato la bambina. La ricostruzione fatta dagli agenti della Locale combacia con il racconto del cremonese, la cui denuncia, anche visto il referto medico, potrebbe portare a un pesante strascico giudiziario: dopo una prima raffica di colpi, il 50enne, residente ad Alessandria, viene fermato una prima volta da alcuni presenti, poi si lancia in un altro «attacco» durante il quale ferisce il cremonese alla gamba, schiacciandogliela nella portiera.

Solo all’arrivo degli agenti la situazione si «raffredda» e il 50enne finalmente si placa, come spiegato dallo stesso comando della Municipale. 

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