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DALLA CRISI ALLE URNE

Centrosinistra: «L’accordo è positivo. Guardiamo all’Ulivo»

Soddisfazione per l’intesa raggiunta tra Pd, Azione e +Europa per il 25 settembre. Pizzetti: «Spero che la coalizione non sia fatta solo per contrastare il centrodestra»

Fabio Guerreschi

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fguerreschi@laprovinciacr.it

02 Agosto 2022 - 19:39

Centrosinistra: «L’accordo è positivo. Guardiamo all’Ulivo»

Benedetto Della Vedova (+Europa), Enrico Letta (Pd) e Carlo Calenda (Azione) (ANSA)

CREMONA - «Mi auguro possa essere come l’Ulivo di Romano Prodi e non come l’Unione di Fausto Bertinotti». È un via libera che guarda già al futuro, quello dell’onorevole del Partito democratico Luciano Pizzetti. Il patto siglato oggi tra il Pd di Enrico Letta, Azione di Carlo Calenda e +Europa di Benedetto Della Vedova, primo passo della coalizione che si presenterà alle elezioni del 25 settembre, ha ricompattato parte del centrosinistra, raccogliendo commenti estremamente positivi.

L'onorevole Luciano Pizzetti


«Una coalizione — prosegue Pizzetti — che serve a contrastare il centrodestra, ma spero si vada oltre questo aspetto. A partire dai contenuti che devono essere condivisi, così come il percorso politico da fare anche dalle altre componenti dell’alleanza. In questa coalizione c’è chi non ha votato la fiducia al Governo di Mario Draghi e spero, adesso, si adeguino all’alleanza soprattutto a livello di contenuti e rappresentare, tutti insieme, il progetto politico della coalizione. Dobbiamo agire — conclude l’onorevole cremonese — sul terreno delle riforme, dobbiamo parlare al Paese e ai cittadini con gli occhi rivolti al futuro per un reale cambiamento sociale, ambientale e strutturale».

L'ex sindaco di Crema Stefania Bonaldi


«È una buona notizia» commenta Stefania Bonaldi, ex sindaco di Crema. «Già ieri noi sindaci durante l’incontro con Enrico Letta, avevamo caldeggiato altri tentativi per raggiungere l’accordo. Una volontà che parte anche dall’esperienza delle amministrazioni locali e dal buon lavoro svolto insieme ad Azione e +Europa. Ho già letto il testo del patto e mi sembra rispettoso e dignitoso. Una buona dose di pragmatismo non guasta. Anche evitare candidature che possono essere causa di divisioni, mi sembra un passaggio che denota una scelta di buon senso».

Il segretario provinciale Pd Vittore Soldo


Giudizio positivo anche da Vittore Soldo, segretario provinciale del Pd. «Quanto più si tiene aperto lo spazio e meglio è. Per ora la considero un’alleanza elettorale, ma spero si possa tramutare in un’agenda di Governo con contenuti e obbiettivi comuni. E, inoltre, spero si possa allargare il fronte progressista ad altre forze, come Italia Viva, per proseguire con l’Agenda Draghi arricchita dalle questioni sociali: economia, lavoro, giovani, parità di genere, inclusione, europeismo, Patto Atlantico. Una piattaforma così, che servirà anche per affrontare le difficoltà che arriveranno in autunno, potrebbe aggregare anche altre forze progressiste. Un fronte dunque veramente ampio, con la sola esclusione di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia».

Giuseppe Foderaro, di Azione assieme a Carlo Calenda


Anche sul fronte di Azione c’è soddisfazione per l’accordo raggiunto. «Ho sempre detto — commenta Giuseppe Foderaro responsabile cremonese del partito — che se gli accordi vengono fatti su basi chiare è meglio allearsi. Da quello che ho visto e letto l’intesa è basata sull’Agenda Draghi che vuol dire crescita del Paese e non aumentare la tassazione sui cittadini. Sono temi a cui Azione è sempre stata molto sensibile. Inoltre se i Verdi e Sinistra italiana si sono lamentati dell’accordo, vuol dire che Calenda ha raggiunto l’obbiettivo di spostare la barra dello schieramento politico al centro e che rappresenterà, come ha sempre voluto, l’elettorato moderato».


«Una buona notizia — dice anche il consigliere della Lombardia e segretario regionale di Azione Niccolò Carretta — per chi cercava nella politica senso di responsabilità e serietà. L’accordo va nettamente incontro al percorso di Azione che chiede alla politica di abbandonare ogni cinico tornaconto elettorale come, invece, ha scelto di fare Forza Italia, un partito trasformatosi in uno zerbino al servizio dei sovranisti anti europei e filoputiniani. Voglio ringraziare Calenda per come ha condotto e chiuso l’accordo in cui sono stati accolti tutti i punti che avevamo evidenziato: nessun ex 5S o leader di partito sarà candidato negli uninominali e il Pd ha accettato la necessità dei rigassificatori e di non aumentare nessuna tassa».

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