L'ANALISI
CASALMAGGIORE
18 Luglio 2022 - 05:25
CASALMAGGIORE - Un furto al mattino in una abitazione privata in zona rotonda Penny e un altro alla sera alla lavanderia automatica Margi, in via della Posta 13. Nella giornata di sabato i ladri, a quanto pare non gli stessi nei due casi, non si sono risparmiati. Nel caso del colpo in casa, sembra che ad agire possa essere stata una banda di quattro persone, di cui una rimasta all’esterno a fare da “palo”. La padrona di casa, dopo essersi assentata per pochi minuti, ha fatto ritorno con la sua auto e ha fatto in tempo a vedere degli sconosciuti che si allontanavano in tutta fretta con un cassetto in mano. Il bottino non sarebbe fortunatamente di entità elevata, ma è ovvio lo sconcerto e l’amarezza dei padroni di casa per la violazione del proprio domicilio da parte di malviventi.
Intorno alle 20 si è poi verificato un nuovo colpo ai danni della lavanderia vicina all’ufficio postale. «E’ la sesta volta», dice sconsolata la titolare Giusi Mori, mentre ci mostra la gettoniera scassinata. «Ad agire è stata una sola persona, un uomo che è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza che abbiamo installato. Pare che prima di entrare in azione abbia armeggiato con la macchinetta del caffè inserendo delle monetine troppo piccole, forse per prendere un po’ di tempo e attendere il momento giusto per scassinare la gettoniera». Dal contenitore metallico sono stati asportati 135 euro. «Non è una gran somma, ma ad infastidire è che ormai l’attività sia stata presa da qualcuno come fosse un Bancomat. Credo che anche in occasioni precedenti la stessa persona abbia agito qui e mi auguro che si possa fare qualcosa per impedire che la cosa si ripeta. Le immagini del sistema di videosorveglianza a me sembrano chiare, anche se mi hanno detto che servirebbero in una definizione più alta».
Mercoledì 15 giugno nella stessa lavanderia era stato preso di mira il distributore automatico di bevande. In quella occasione i ladri avevano preso solo il denaro che contiene la macchina per dare il resto, pari a 80 euro. La cassa invece aveva resistito. L’esercente ieri si è recata dai carabinieri per poi formalizzare la denuncia. «Ho sempre il pensiero che qualcuno entri qui a fare dei danni mentre io sono lontana - dice la titolare del negozio -. Adesso sto pensando alla possibilità di attivare un sistema di controllo a distanza, in modo da poter verificare in tempo reale quello che succede qua dentro. Ormai non sono più tranquilla».
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