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INCIVILI: CHI SBAGLIA PAGA

Buco nel muro del castello di Pandino: «Ecco il conto per ripararlo»

Presero a calci la cinta esterna: in due individuati, sanzionati e costretti a rifondere il costo del ripristino

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

17 Luglio 2022 - 05:15

Buco nel muro del castello di Pandino: «Ecco il conto per ripararlo»

I lavori di ripristino del tratto di muro di cinta danneggiato

PANDINO - Gli episodi di maleducazione civica e vandalismo si moltiplicano e i Comuni hanno dichiarato guerra agli incivili mettendo in campo tutte le risorse, anche tecnologiche, delle quali dispongono per individuarli e presentare loro il conto. Come è avvenuto a Pandino. In questo caso i vandalismi risalgono ad oltre un anno fa: una sera, due incivili, probabilmente ubriachi, avevano preso a calci un tratto del muro dell’arena esterna del castello visconteo. Già ammalorato, questo segmento che guarda su piazza Vittorio Emanuele III proprio di fronte al bar Castello, aveva ceduto lasciando un buco nella cinta. Grazie alle telecamere della videosorveglianza, erano stati individuati e denunciati dal Comune per atti vandalici e per danneggiamento del patrimonio artistico. Adesso, pagheranno anche di tasca propria parte del costo del ripristino delle mura. Il cantiere è in corso in questi giorni, con una spesa a carico dell’ente locale, pari a 7.000 euro complessivi.

«Le mura del castello, nel tratto antistante la piazza del monumento, che già avevano avuto un cedimento strutturale, erano poi state ulteriormente danneggiate da atti vandalici, per i quali, grazie alla videosorveglianza, è stato possibile risalire alle persone che hanno compiuto il danno – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Vanazzi -: dopo i relativi rilievi e le integrazioni autorizzate dalla Soprintendenza, la riparazione è stata affidata alla società Ital system. Il tratto interessato misura circa 10 metri, considerando sia il lato interno, quello che guarda sull’ex fossato, sia quello esterno». Ancora una decina di giorni di lavori e il ripristino delle antiche mura sarà completato. Il Comune, oltre a recuperare parte della spesa dalla multa a carico dei due responsabili, verrà risarcito grazie all’assicurazione stipulata per tutelare i beni pubblici dal rischio di atti vandalici.


Nel frattempo, si è quasi concluso anche un secondo restauro che interessa il castello visconteo e riguarda il portone dell’ingresso principale, quello che dà su piazza Vittorio Emanuele III. A maggio era stato smontato e trasferito per il recupero nei laboratori della ditta Spinelli. «Nelle prossime settimane verranno sistemati i cardini. Pensiamo di poter provvedere all’installazione, con l’intervento di un camion e di una gru, nella prima settimana di settembre – conclude Vanazzi -: il costo di questo intervento è stato di circa 15.000 euro, interamente finanziato dal Comune».

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