L'ANALISI
14 Luglio 2022 - 05:15
CREMONA - Continuano ad avere un notevole impatto sui consumatori, le frodi creditizie realizzate tramite furto d’identità, con il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni e con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene.
Stando agli ultimi dati registrati dall’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CriF-MisterCredit, nel 2021 i casi rilevati in Italia sono stati oltre 28.600 (+31,1% rispetto al 2020), con un aumento dovuto al continuo sviluppo degli acquisti online (+18% nel 2021) che ha contribuito alla crescita dei casi perpetrati sui canali virtuali, dove le verifiche possono essere meno efficaci.
La conseguenza: a livello nazionale, il danno stimato raggiunge i 124,6 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto alla precedente rilevazione dal momento che al numero maggiore di casi corrisponde una contemporanea diminuzione dell'importo medio frodato, che si attesta a 4.350 euro (-23,3% rispetto all’anno precedente).
«Il fenomeno è in continua evoluzione, con le organizzazioni criminali che si avvalgono di tecniche sempre più sofisticate — commenta Beatrice Rubini, executive director della linea Mister Credit di Crif —. Dopo aver registrato un calo nel 2020, a causa del lockdown e della contrazione delle operazioni di finanziamento, con la ripresa della normale operatività i casi sono immediatamente tornati a crescere. Non bisogna quindi abbassare la guardia perché il più frequente ricorso all’e-commerce, l’accelerazione nell’utilizzo delle carte di pagamento e la digitalizzazione di molti processi possono determinare un ulteriore innalzamento dei rischi e una impennata dei casi».
Con la Lombardia che appare particolarmente esposta — 3.264 i casi di frode, quasi 9 al giorno, dato che la posiziona al 3° posto della graduatoria nazionale — e Cremona che si scontra con 133 casi, quasi uno ogni tre giorni. Per quanto riguarda le altre province, il maggior numero di frodi si è ovviamente registrato nel Milanese con 1178 casi (3° posto nel ranking nazionale), seguito da Brescia con 405 (15ª posizione), Bergamo con 312, Varese con 279 e Pavia con 265. La curiosità: gli specialisti della frode non disdegnano importi inferiori ai 1.500 euro, a dimostrazione di come le organizzazioni criminali ormai si accontentino anche di operazioni fraudolente su beni di importo più contenuto. Al contempo, si registra un notevole aumento dei casi di frode con importi compresi tra i 5.000 e i 10.000 euro, che passano dal 9,6% al 14,0% del totale (+45,7%), e di quelli con valore superiore ai 10.000 euro, che arrivano al 12,7% (+13,9% rispetto alla precedente rilevazione).
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