L'ANALISI
10 Luglio 2022 - 05:05
Gabriel Fomiatti e Claudia Maria Terzi
CASALMAGGIORE - «Noto con disappunto che quella dell’assessore Claudia Maria Terzi è l’ennesima promessa disattesa: la linea Brescia-Parma continua a rimanere una cenerentola». Non ha peli sulla lingua Gabriel Fomiatti, consigliere comunale di Azione, nel manifestare la propria delusione rispetto alle dichiarazioni che a febbraio scorso l’assessore regionale ai Trasporti aveva espresso a chiare lettere.
«La Terzi affermava che a luglio sulla tratta ferroviaria avremmo visto in azione i nuovi convogli — continua Fomiatti — e invece siamo ancora qui a osservare un servizio a dir poco in sofferenza, senza alcuna novità positiva. Gli utenti scontano quotidianamente i disagi e le difficoltà di una situazione che non accenna a migliorare. Anzi». Il consigliere ricorda, inoltre, come la stessa Terzi abbia richiamato Trenord alle proprie responsabilità alla luce dei continui ritardi e malfunzionamenti. «Siamo al paradosso — aggiunge Fomiatti — perché da una parte l’assessore prende una posizione critica rispetto a una realtà che ha ricevuto l’appalto dalla Regione stessa e che, stando alle dichiarazioni, dovrebbe riottenerlo almeno fino a luglio 2023, cioè dopo le elezioni al Pirellone».
Il riferimento è al contratto di servizio scaduto e che si vorrebbe venisse riassegnato tramite una vera e propria gara di valenza europea. «A tale proposito, il nostro segretario Carlo Calenda ha presentato un’interrogazione al Parlamento europeo circa la legittimità di un affidamento diretto del servizio senza passare da una gara. La risposta è stata che sarebbe possibile ma solo in presenza di determinate caratteristiche strutturali e geografiche e di oggettivi vantaggi sia a livello economico che di condizioni del servizio. Onestamente, faccio fatica a riscontrare vantaggi oggettivi nel servizio offerto da Trenord e se l’assessore Terzi intendesse procedere a un affidamento diretto sarebbe in aperto contrasto con le sue stesse censure all’operato del gestore del trasporto ferroviario in Lombardia. Volontà che lei ha espresso rispondendo a un’interrogazione del nostro consigliere regionale Niccolò Carretta: in sintesi ‘meglio che il servizio resti in mani lombarde’». Infine, Inoltre, il regolamento afferma«in via transitoria, un’autorità competente ha la facoltà di aggiudicare un contratto di servizio pubblico di trasporto per ferrovia senza condizioni fino al 24 dicembre 2023». Insomma, tanta carne al fuoco da qui alle elezioni regionali.
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