L'ANALISI
08 Luglio 2022 - 18:08
CASTELLEONE - Un esercito solidale attraversa di corsa la città. Il traguardo uno solo: fare del bene e lanciare un messaggio. Numeri da capogiro quelli della Run4Sla di Castelleone, organizzata giovedì sera dall’associazione Il Borgo, che è riuscita nella titanica impresa di portare in pista 1.600 persone. Ognuno dei partecipanti ha donato dieci euro. Il ricavato, ancora da calcolare, tolte le spese organizzative sarà interamente devoluto alla Fondazione Brunenghi: «Si tratta di una delle pochissime realtà lombarde attrezzate per assistere ospiti affetti dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica – spiega il vicepresidente del gruppo promotore Alberto Viti –. Speriamo che grazie al nostro aiuto e alla generosità dei castelleonesi si possa continuare su questa strada, con nuovi strumenti e spazi dedicati».
La Sla, conosciuta anche come malattia di Lou Gehrig, è una malattia neurodegenerativa progressiva dell'età adulta, determinata dalla perdita dei motoneuroni spinali, bulbari e corticali, che conduce alla paralisi dei muscoli volontari fino a coinvolgere anche quelli respiratori. Solo citarla, comprensibilmente, in molti genera spavento e tristezza. Ma non a Castelleone città che, rendendo fede all’etimologia latina del suo nome, ha dimostrato una volta di più il suo coraggio da leone e ha marciato compatta guardando in faccia la malattia. L’obiettivo finale sconfiggerla tutti insieme, non lasciando indietro nessuno. Il solleone e il periodo vacanziero sembravano promettere disdetta e invece, non senza stupore, all’appello hanno risposto subito (con le solo prenotazioni) quasi 1.500 corridori paganti.
Coi volontari si è pareggiata la cifra record dei 1.600. Considerando che il ‘ticket’ degli anni passati (questa è la sesta edizione) era di sette euro e che stavolta ne valeva dieci, potrebbe a breve arrivare l’annuncio della donazione più ricca della breve ma gloriosa storia del Run. Ma come e perché Il Borgo ha convinto così tanti castelleonesi a occuparsi dei malati di Sla? «I genitori, una mamma e un papà, di due nostri carissimi collaboratori sono deceduti a causa della Sclerosi. Per non dimenticare, aiutare e sensibilizzare» chiosano gli ottanta volontari che, quest’anno, hanno passeggiato da Piazza del Comune al Dosso in maglia blu.
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