L'ANALISI
04 Giugno 2022 - 02:24
La polizia stanotte fuori dal carcere di Cremona
CREMONA - “Verso le ore 22.00 di ieri, alcuni detenuti della Casa Circondariale di Cremona, sembra per protestare a causa della mancata somministrazione di uno psicofarmaco, hanno appiccato il fuoco alle rispettive celle. Le fiamme si sono propagate coinvolgendo due sezioni detentive su due piani del fabbricato, il secondo e il terzo, e rendendo necessaria l’evacuazione di circa ottanta ristretti, che sono stati condotti ai passeggi. I Vigili del Fuoco, intervenuti a supporto della Polizia penitenziaria, avrebbero impiegato alcune ore per domare l’incendio. Il carcere è presidiato all’esterno dalle forze dell’ordine”. Lo riferisce Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
La direttrice della Casa Circondariale di Cremona, Rossella Padula, era a Roma per un impegno istituzionale quando si sono verificati i fatti della tarda serata di ieri ed è stata sentita telefonicamente dalla collega Francesca Morandi: "Ho seguito tutta la vicenda per telefono tramite il comandante del reparto, poi è interventuta la collega di Mantova. Posso dire che tutto è stato gestito sia dal comandante del reparto, il sostituto commissario Parentera, sia dai pochi uomini presenti (alcuni sono in ferie), nel migliore dei modi. Hanno gestito la situazione con fatica ma molto bene e con grande professionalità. Di certo i problemi sono stati grossi, è stato tutto molto complicato. Ora si stanno accertando le responsabilità".
"Abbiamo spostato i detenuti nei cortili di passeggio, per evitare intossicazioni» ha detto all’ANSA Sergio Gervasi, rappresentante Uilpa, «al momento non abbiamo notizie di feriti tra i detenuti», per appiccare le fiamme hanno utilizzato
"materassi, lenzuola e olio». Secondo Uilpa, «a scatenare la protesta incendiaria é stata la decisione dell’autorità sanitaria di sospendere la somministrazione di un farmaco», ha proseguito Gervasi, «a tossicodipendenti e soggetti con disturbi psichiatrici», che in carcere «viene usato come merce di scambio», e «sostituirlo con un altro». Poi ha concluso «era stato annunciato e si é realizzato».
FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI
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