L'ANALISI
CASALMAGGIORE
02 Giugno 2022 - 05:10
CASALMAGGIORE - «Arrivo da una terra che si chiama Sicilia e quando ho letto che si sarebbe affrontato il tema della legalità, ho deciso che non potevo mancare. E per me è una grande gioia essere qua, per la prima volta, a Casalmaggiore». Parole della dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, Filomena Bianco, che ieri mattina ha preso il treno per arrivare in città a seguire lo spettacolo «Tutta un’altra storia», realizzato dall’Istituto comprensivo Giuseppe Diotti, con il patrocinio del Comune, su ispirazione del libro di Alessandro Gallo. A introdurre l’appuntamento è stata la professoressa Lucilla Valenti: «Lo scorso anno è stato fatto un lavoro straordinario sul tema della legalità e dalla festa è nato questo spettacolo».
Il provveditore ha detto di essere stata molto attirata dalla locandina dello spettacolo, «bellissima, fatta dai ragazzi. Quando io vedo queste cose allora lascio tutto e dico non posso non esserci. È stata l’occasione di venire in questo territorio, anche per ringraziare chi permette, non solo oggi ma tutti i giorni dell’anno a scuola, che questi risultati possano essere poi conseguiti, a partire dalla dirigente. E che bello rientrare in teatro, seppure ancora con la mascherina. A proposito di legalità, sono stata anch'io dirigente scolastico a Mazara del Vallo, nella casbah, rappresentata da tantissimi alunni stranieri particolarmente provenienti dal Maghreb come Tunisia e Marocco, ma anche slavi. Il mio istituto è l'unico della provincia di Trapani intitolato al giudice Paolo Borsellino, perché era stato pretore a Mazara del Vallo e poi il giudice del tribunale di Marsala. Quando io passavo in classe nelle classi dei ragazzi e dicevo facciamo educazione alla legalità, ricordavo sempre questa cosa, che ora voglio condividere con voi, perché nel tempo ha dato buoni frutti».
«Fare e agire nella legalità – ha sottolineato il provveditore — non significa solamente non commettere azioni scorrette e non commettere azioni illecite. Significa anche denunciare, laddove voi non siate protagonisti, anche vostro malgrado, di azioni particolarmente scorrette, non violente, non fatte da voi direttamente. In Sicilia queste persone vengono chiamate ‘infami’: sono quelli che fanno la spia. A me piacerebbe che il messaggio che passasse oggi è quello di essere al servizio della legge della legalità e quindi contribuire, ciascuno secondo la propria parte, anche piccola. Occorre fare in modo che ciò che è scorretto venga denunciato, comunicato al dirigente, ai professori, ai genitori perché venga arginato e risolto. Vi sembrerà una fesseria, non lo è. Contiamo tantissimo su di voi. Siete voi il nostro futuro. Lo so che è difficile, lo so che è più facile stare dalla parte del branco, però laddove voi vi accorgete che una cosa è sbagliata, non abbiate mai paura di dire no, non va bene. Ci tengo tanto, tanto, tanto».
Non è mancato il saluto della dirigente Cinzia Dall’Asta e del sindaco Filippo Bongiovanni che ha fatto alcuni accenni alla storia del teatro Comunale. Poi lo spettacolo e l’intervento di Gallo e la performance finale con l’interpretazione de «La vita è bella» e «The Show Must go on». «Un lavoro straordinario delle professoresse Valenti, Sonia Villani e Gabriele Gagliardo – dice la Dall’Asta —. Un grazie anche alla docente Maria Vittoria Dall’Asta e a Micromacchina per tutto il lavoro sulla legalità. E ai ragazzi naturalmente».
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