L'ANALISI
12 Maggio 2022 - 05:30
Cremona vista dall'alto
CREMONA - Citando Martin Luther King — «Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla» —, e riassumendo così, non solo simbolicamente, l’obiettivo della rigenerazione dal basso, partecipativa, che muove il progetto, l’Ordine degli Architetti di Cremona ha presentato a sindaci della provincia, presidi, professionisti, presidenti degli Ordini professionali e alcuni cittadini ed enti interessati la piattaforma Asl, Atlante Second Life, spazio dove le amministrazioni, associazioni e cittadini, potranno inviare le fotografie delle aree e degli immobili di città e provincia che sono in stato di abbandono e che meriterebbero, nella loro ottica, di essere recuperati.
«Si tratta di una piattaforma dei desideri — hanno spiegato gli architetti con la loro presidente, Marta Visone — che cerca di ribaltare la classica logica italiana, esclusivamente lamentosa. In sostanza chiede alle comunità di segnalare le cose che non piacciono, o che comunque non si reputano all’altezza di quello che è lo spazio della città, e di raccontare come le vorrebbero, come desidererebbero cambiarle, qual è la seconda vita che vorrebbero dare a quel luogo». Così, è ora a disposizione del nostro territorio un applicativo sul web dove ciascuno può esprimere e condividere un desiderio di nuova vita che ha per un luogo a lui caro. «Vogliamo leggere il territorio, promuovere la sua trasformazione, ma soprattutto prendersene cura facendo capire alle nuove generazioni che lo spazio pubblico è nostro, che il territorio dove viviamo è nostro, che l’aria è nostra, ribaltando la logica imperante che fuori da casa mia è degli altri — il messaggio rilanciato nella conferenza di presentazione —. L’obiettivo è quello di far prendere coscienza che lo spazio pubblico e tutto ciò che si affaccia su di esso è nostro, ci impedisce di trascurarlo ed anzi ci indirizza a prendercene cura. Per questo ci piacerebbe coinvolgere anche le scuole e per questo inizieremo dal Provveditorato agli studi e dai dirigenti scolastici perché vediamo come target principale dell’operazione proprio i giovani, i ragazzi, perché mai come oggi riteniamo ci sia la necessità di avere idee nuove, di ascoltare desideri rinnovati, affinché poi noi, con gli amministratori, possiamo dare una mano al rinnovamento. Non coinvolgeremo solo i giovani, ma anche i professionisti con la loro esperienza e soprattutto i cittadini con i loro desideri e necessità quotidiane».
«L’obiettivo principale è mettere al centro della pianificazione le persone, i loro desideri e quindi le loro necessità, che non dovranno essere ignorate nelle operazioni di recupero e di riqualificazione urbana, perché le città sono di tutti — ha aggiunto Visone —. Sappiamo che ciò significa ribaltare completamente l’approccio tradizionale alla rigenerazione urbana e, intenzionalmente, cerchiamo questo cambio di rotta che liberi, in parte, i cittadini dalle trasformazioni scelte da pochi per tutti». È un’opportunità di fare un’architettura e un’urbanistica nuova, con il coinvolgimento di tutti». Per approfondire, il consiglio direttivo dell’Ordine degli Architetti di Cremona organizzerà incontri informativi con i professionisti del territorio, con i cittadini e le amministrazioni. La piattaforma Asl è già attiva all’indirizzo http://www.aslarchitettura.it e tutti sono invitati a esprimere il proprio desiderio di riqualificazione.
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