L'ANALISI
10 Maggio 2022 - 05:00
OFFANENGO - Il Cremasco sempre più al centro del mondo per la ricerca in campo industriale. La Coim ha inaugurato ieri un nuovo laboratorio per i prodotti chimici a base di acqua delle gamme Filco e Hydrolar, utilizzati nei settori auto, imbarcazioni, costruzioni e aerospaziale. Un salto nel futuro che fa dell’azienda di via Ricengo il punto di riferimento globale della multinazionale italiana, che vanta 10 stabilimenti nel mondo e 1.200 dipendenti. Un ulteriore passo avanti alla conquista dei mercati per il colosso fondato 60 anni orsono da Mario Buzzella e Cesare Zocchi, e guidata dal presidente e amministratore delegato Giuseppe Librandi.
Il nuovo laboratorio è stato inaugurato ieri: si trova all’interno dell’edificio storico della Coim, staccato dal resto del settore: è dotato di strumentazione all’avanguardia secondo i più elevati standard a livello internazionale, inoltre beneficerà delle sinergie tra le due linee di prodotto, che hanno una comune matrice tecnologica. Si concentrerà sulla ricerca e sviluppo per la misurazione granulometrica delle dispersioni acquose e, per le ulteriori misurazioni chimiche, tecniche e meccaniche collaborerà con il laboratorio centrale di Coim, per tecnologia e vastità un’eccellenza nella chimica italiana. Nella nuova struttura lavoreranno tra gli altri Alessandro Resmini, responsabile per la linea di prodotti Filco, e Dario Monolo che segue Hydrolar.
A guidare il team di tecnici è l’igegner Mariaenrica Cesano. «Questo nuovo laboratorio è il riferimento globale per le società del gruppo per i prodotti a base acqua – sottolinea –: stiamo già lavorando a una decina di progetti di ricerca che sfoceranno in altrettante innovazioni di Coim in questo ambito. Anche per i prossimi anni terremo questo ritmo, con il fine di offrire sempre un grado di innovazione molto elevato per il nostro portafoglio prodotti a base acqua». Queste soluzioni polimeriche vengono prodotte da Coim da diversi anni, in una progressiva sostituzione dei prodotti a base solvente.
«L’investimento nel potenziamento delle attività di ricerca e sviluppo nel campo delle dispersioni acquose – aggiunge Librandi – ci consentirà da un lato di rispondere in maniera ancora più capillare alle richieste del mercato di prodotti più sostenibili, senza co-solventi e realizzati con materie prime più amiche dell’ambiente. Dall’altro potenzierà l’offerta tailor-made dell’azienda, con soluzioni sempre più su misura delle esigenze del singolo cliente».
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