L'ANALISI
25 Aprile 2022 - 10:58
CREMONA - Come ogni anno, in città e nel Territorio, in occasione del 25 Aprile si è celebrato l'anniversario della liberazione d'Italia, noto anche come festa della Liberazione, festa nazionale della Repubblica Italiana. Molte le manifestazioni organizzare per commemorare la liberazione dell'Italia dal nazifascismo, la fine dell'occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista.
Giornata di festa e di celebrazioni per ricordare il 77° anniversario della Liberazione. L'apertura al cimitero con la manifestazione in memoria dei Caduti e la messa all’aperto, alla Cappella ai Caduti, celebrata dal cappellano don Achille Bolli. Al termine della messa, in corteo si è reso omaggio a quanti hanno dato la propria vita per la difesa della libertà con sosta e deposizione di corone d’alloro e fiori alla Cappella ai Caduti Civili, alla Cappella dei fratelli Di Dio, ai monumenti commemorativi dei soldati trucidati a Cefalonia e Corfù e dei Caduti per la Resistenza. Dalla piazzetta di fronte alla chiesa di San Luca è poi partito il corteo che ha raggiunto piazza del Comune. Il corteo era preceduto dal complesso bandistico Città di Cremona, dalla storica bandiera tricolore, dai labari delle associazioni partigiane e dai Gonfaloni del Comune e della Provincia. Infine, la cerimonia in piazza del Comune con gli interventi di Angelo Rescaglio per le associazioni partigiane, di Giovanni Gagliardi, vice presidente della Provincia, e di due studenti della Consulta: Chiara Massa del liceo di Scienze Umane Anguissola di Cremona e Atik Wail dell’Istituto Pacioli di Crema. A concludere la serie degli interventi il sindaco Gianluca Galimberti. (Foto: Fotolive/Salvo Liuzzi)
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Autorità civili, militari, religiose e cittadino hanno voluto ricordare questa importante ricorrenza. La cerimonia si è aperta con il ritrovo in piazza del municipio. Il corteo si è poi diretto verso la chiesa parrocchiale dove don Giuliano Vezzosi ha celebrato la messa, quindi ha raggiunto il monumento in piazza caduti di Cefalonia dove è stato reso onore ai caduti delle guerre con l’alzabandiera e un momento di raccoglimento. «Oggi festeggiamo la Liberazione, festeggiamo la Libertà» ha detto il sindaco Graziella Locci. «Si tratta di un giorno che ha un valore immenso per la nostra nazione. La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale, quando comincia a mancare. Chi, è nato lontano dalla guerra, dal regime e dall’occupazione nazifascista, non riesce probabilmente neanche a immaginare cosa davvero possa essere accaduto in quegli anni. È difficile immaginare che si possa essere perseguitati, incarcerati e addirittura uccisi dallo Stato senza aver fatto niente. Uccisi per qualcosa che si pensa, per qualcosa in cui si crede o per qualcosa che si è». (Serena Ferpozzi)
A Sesto la festa della Liberazione è stata celebrata domenica mattina grazie alla sinergia tra l'associazione Combattenti e Reduci guidata da Angelo Somenzi e il Comune. Dopo la messa celebrata dal parroco don Enrico Maggi, il corteo di labari e bandiere, sulle note della banda di Pizzighettone ha raggiunto il monumento ai Caduti per l'alzabandiera e la posa di una corona di aIloro. I valori della Resistenza sono stati ricordati dal sindaco Carlo Vezzini. Presenti un buon numero di cittadini e una corposa delegazione di associazioni combattentistiche e d'arma della provincia. (Luca Ugaglia)
In occasione della cerimonia del 25 aprile, gli studenti dell’istituto comprensivo hanno portato in scena un flash mob per la pace. La cerimonia ha previsto corteo per le vie del centro con il corpo bandistico e discorso del sindaco Gimmi Distante. Presenti gli amministratori comunali, carabinieri di Monticelli, Polizia locale e rappresentanti delle associazioni. (Elisa Calamari)
Un 25 aprile speciale quello che ha celebrato la comunità di Stagno Lombardo. Oltre a ricordare i caduti infatti è stata inaugurata la stele che rende omaggio alle vittime del Covid realizzata dallo sculture Isaia Lazzari. (Serena Ferpozzi)
Anche l'amministrazione comunale di Pieve San Giacomo celebra il 25 Aprile. Il sindaco Maurizio Morandi con rappresentanti delle associazioni del paese e il parroco don Alfredo Valsecchi hanno tenuto una cerimonia presso il monumento dei Caduti in piazza. (Serena Ferpozzi)
Sospiro celebra la Festa della Liberazione e della democrazia. Al cimitero di Longardore l'amministrazione ha ricordato tutti i caduti per la libertà e la pace e in modo particolare Giovanni Lucini, fucilato dai tedeschi in Val Taleggio (Bergamo) il 12 ottobre 1944. (Serena Ferpozzi)
Una cerimonia semplice ma molto sentita quella che si è tenuta questa mattina di fronte al palazzo comunale alla presenza di amministratori, in particolare il vice sindaco Eugenio Zini e il consigliere Giorgio Rampi e le associazioni. (Serena Ferpozzi)
Manifestazione del 25 aprile oggi a Grontardo dove è stata deposta una corona alla lapide di via Gerosa a Levata. Santa messa alla chiesa della Madonna della strada, con intervento del sindaco. A seguire alzabandiera presso il monumento ai Caduti su cui è presente dal 25 febbraio, un drappello della bandiera Ucraina in segno di vicinanza a questa nazione invasa. Deposizione della corona di alloro al monumento ai Caduti da parte di una delle 8 donne ospitate. Deposizione della corona di alloro al monumento del partigiano Cesare Goi. Mostra realizzata dai bambini della scuola Primaria organizzata dall'associazione Idea Resistente nel parco della Costituzione "Coloriamo la terra". (Serena Ferpozzi)
Pozzaglio celebra la Liberazione con una cerimonia semplice ma molto sentita davanti al monumento dedicato ai caduti alla presenza di Autorita civili, amministrove, militari e associazionismo. (Serena Ferpozzi)
Cerimonia della liberazione prima al Monumento Ca' de' Stefani e poi al sacrario di Vescovato Presenti associazioni del paese, rappresentante esercito, carabinieri. Don Giovanni ha impartito benedizione, Junior band e ragazzi ic Ugo Foscolo hanno accompagnato i diversi momenti della cerimonia. Il sindaco Gianantonio Conti ha ricordato la coralità della celebrazione in un momento così particolare e intenso, dopo due anni di pandemia e in un momento storico in cui la guerra in Ucraina e tutte le guerre in atto nel mondo richiamano ai propositi di pace senza frasi di circostanza ma con un impegno comune e comunitario di tutti, come la celebrazione odierna ha dimostrato grazie alla folta partecipazione.
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