L'ANALISI
24 Aprile 2022 - 05:10
Il Palazzetto dello sport di Viadana a giugno verrà consegnato alle società sportive
VIADANA - Un palazzetto omologato per mille spettatori, pronto a tornare ad accogliere eventi sportivi, culturali e musicali, e magari anche società professionistiche come la Trasporti Pesanti volley, che possono tornare a utilizzarlo per gli allenamenti. Adesso che mancano poche settimane al ritorno alla piena operatività del Palafarina, la città non vede l’ora di poter tornare ad ospitare eventi, il pubblico a godersi le partite e il commercio ad avere ‘un’arma’ in più per risollevarsi.
Il vicesindaco con delega allo sport Alessandro Cavallari, ha ricordato che «per la gestione tornerà ad essere utilizzata la Polisportiva, che legalmente esiste ancora. In questi mesi abbiamo incontrato diverse volte le società sportive e cercato di adattare il nuovo impianto alle loro richieste».
Il consiglio comunale aperto, tenutosi in auditorium venerdì, ha visto maggioranza e minoranza proporre il dibattito politico che già nei mesi scorsi era stato affrontato più volte. «Doveva essere un consiglio comunale in cui poter cogliere l'opportunità per essere aggiornati su tutte le migliorie apportate al nuovo palasport, invece si è notata da parte delle minoranze la solita volontà di buttarla in bagarre politica. Tutti avremmo voluto che il palazzetto tornasse nelle disponibilità della cittadinanza il prima possibile, ma in questi anni l'iter ha subito ritardi al pari di tanti cantieri in tutt'Italia, anche quelli condotti da privati, complici la difficoltà nel reperire la materie prime, la pandemia e l'aumento dei costi», ha dichiarato il sindaco Nicola Cavatorta.
L’assessore ai Lavori pubblici Ivan Gualerzi, interessato anche da una mozione di sfiducia respinta dalla maggioranza, ha ricordato come «il crollo fu nel 2015, ma l’affidamento avvenne solo nel 2017. L’11% di aumento dei costi è normale. Noi in consiglio avevamo stimato una spesa di 3,2 milioni di euro e più o meno ci siamo. Potevamo anche spendere meno, ma avremmo avuto gradinate senza poltroncine, non avremmo avuto la tinteggiatura. Io rispondo degli ultimi 18 mesi, ma va ringraziato anche chi c’era prima per un compito non facile. Per un anno c’è stato un cumulo di macerie e fino a che non vennero rimosse erano difficile capire cosa era salvabile e cosa no. Chi ha deciso per le variazioni in corso d’opera ha fatto benissimo perché ad esempio così abbiamo nuovi punti luce e un impianto fotovoltaico».
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