CALCIO
23 Aprile 2022 - 18:12
CREMONA - A fronte di 60.379 tamponi effettuati sono 8.516 i nuovi positivi per il Coronavirus in Lombardia nelle ultime 24 ore, con un indice di positività stabile al 14,10% (ieri era al 14%).
Stabili anche i ricoverati in Terapia intensiva che sono 37, mentre sono in diminuzione i ricoverati negli altri reparti per la cura del Covid (1.178, -25).
I decessi sono 43, 2 in provincia di Cremona, per un totale dall’inizio della pandemia di 39.791. È quanto si legge sul sito del Ministero della Salute.
Per quanto riguarda le province i nuovi casi sono:
Dal 24 agosto 2021 al 20 aprile 2022 sono stati segnalati 357.379 casi di reinfezione da Covid, pari a 3,2% del totale dei casi notificati. Nell'ultima settimana la percentuale di reinfezioni e il 4,5% sul totale del casi, in aumento rispetto alla settimana precedente quando era 4,4%.
Donne, giovani fra i 12 e i 49 anni e personale sanitario sono a maggior rischio. Il rischio di reinfezione è più alto in chi ha avuto una prima diagnosi 210 giorni prima, in chi non è vaccinato o è vaccinato con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni, si legge nel Report esteso Iss sul Covid.
Continua la lenta diminuzione dell'incidenza settimanale a livello nazionale. I dati del flusso ISS nel periodo 11-17 aprile segnano un calo pari a 657 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente (740 per 100.000 abitanti nel periodo 4-10 aprile). Lo si legge nel report esteso settimanale dell'Iss sull'andamento del Covid. Scende l'incidenza a 14 giorni in tutte le fasce d'età ad eccezione delle fasce 70-79 e 80+ anni. Nella fascia 30-39 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni:1.618 per 100.000, oltre 2 volte e mezzo la media nazionale. Fra gli over 80+ il valore più basso, 1.170 casi per 100.000.
«Non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti Covid-19 e un questionario somministrato ai casi, su alimenti e abitudini personali, non ha identificato alcuna esposizione comune. Sebbene le indagini di laboratorio abbiano escluso in tutti i casi un’eziologia virale di tipo A, B, C, D ed E, le autorità sanitarie del Regno Unito considerano l’ipotesi infettiva la più probabile, dato il quadro epidemiologico e le caratteristiche cliniche dei casi. Sono state avviate, e sono in corso, anche indagini tossicologiche». Lo si legge nella circolare del ministero della Salute sui controlli dopo i casi di epatiti acute fra bambini.
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