L'ANALISI
19 Aprile 2022 - 05:05
CREMA - Il futuro si chiama tele riabilitazione domiciliare, un percorso per cui il paziente può effettuare anche in continuità, dopo il ricovero, una fase di recupero monitorata via web dagli specialisti. Questa la novità che viene introdotta dall’unità operativa di Riabilitazione cardiologica dell’ospedale Santa Marta di Rivolta d’Adda, struttura che fa parte dell’Asst di Crema ed è diretta da Marco Ambrosetti. Venti posti letto in reparto, a cui si aggiungono i cinque pazienti al giorno in Maac, la macro attività ambulatoriale complessa, ovvero il percorso di recupero in ospedale.
Oltre ad Ambrosetti, il team medico vanta altri tre cardiologi, con un quarto in arrivo a luglio. Ci sono poi le due coordinatrici infermieristiche e il resto del personale sanitario, in comune con gli altri reparti di riabilitazione del Santa Marta, oltre alla dietologa e alla psicologa. «Per questo tipo di assistenza domiciliare – sottolinea Ambrosetti – sfruttiamo una struttura che è stata impostata negli anni come centrale multiservizi territoriali. In più abbiamo riattivato, dopo che era stata parzialmente fermata per il Covid, la nostra offerta di diagnostica con test cardiopolmonare. Si tratta di valutare la capacità funzionale del paziente, si pone quindi come un test non solo cardiologico, con elettrocardiogramma sotto sforzo, ma anche con l'analisi dell’ossigeno consumato è dell’anidride carbonica prodotta. Una prova che ci consente di fare una diagnosi completa. Una metodica che si colloca al confine con la medicina dello sport ed ancora poco diffusa tanto è vero che riceviamo pazienti anche dalla zona di Brescia e Cremona, dove non è disponibile questo test».
La riabilitazione via web sfrutta le comuni tecnologie. «Tutti i pazienti hanno ormai uno smartphone – prosegue il dirigente medico –: si collegano tramite video chiamata e in questo modo l’allenamento domiciliare può essere monitorato dal nostro fisioterapista cardio respiratorio. Lo specialista osserva gli esercizi che fa il paziente e gli dà tutte le indicazioni del caso. Insomma, c’è piena interazione». Una fase riabilitativa che viene condotta insieme allo staff della divisione di pneumologia del Santa Marta, sotto la supervisione di Giuseppe La Piana, direttore di tutto il dipartimento di riabilitazione. «Un’attività pionieristica – conclude Ambrosetti - non ancora rimborsata dalla Regione come prestazione, ciò non significa ovviamente che il paziente debba pagare questo servizio».
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