L'ANALISI
04 Aprile 2022 - 05:25
Un controllo degli agenti ai Giardini
CREMONA - Non solo urla e schiamazzi di ubriachi (immigrati e italiani), bottiglie ovunque e i portici e le aiuole usati come latrine. Denunciato da anni dai residenti, il degrado dei Giardini di piazza Roma e della zona di via Guarneri ora sembra diventare qualcosa di ancora peggio dopo l’aggressione a colpi di machete di un 17enne nella notte fra venerdì e sabato della settimana scorsa. Il ragazzo, figlio di immigrati, è stato operato e dichiarato fuori pericolo, ma se l’è vista brutta. Seduto insieme ad alcuni amici su una panchina nei pressi delle montagnole, è stato assalito da un gruppo di aggressori descritti come «indiani», armati di machete e manganelli. Insomma, un’escalation. Non sono più solo il riposo, la tranquillità e il decoro ad essere a rischio, ma anche la stessa incolumità fisica di chi frequenta i Giardini dopo la chiusura di bar e locali, quando la zona diventa «un ricettacolo di lazzaroni e delinquenti», come spiega la consigliera del Comitato di quartiere Marialuisa D’Ambrosio.
Marialuisa D'Ambrosio
«I commercianti della Galleria del Corso hanno dovuto assumere un vigilante per tenere lontani vandali e sporcaccioni che la usavano come latrina. Le masnade si sono però solo spostate più in là. Chiediamo da anni una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Magari, come avviene in altre città, anche solo il passaggio della Polizia locale in bicicletta. Non credo che qui ci sia un problema di spaccio. Purtroppo da anni il parchetto giochi è in condizioni penose ed è abbandonato dalle famiglie. Vi si accampano invece queste bande di ragazzini che poi abbandonano su scivoli e giostre le bottiglie vuote. Anche i servizi igienici pubblici qui sono fuori uso da anni. E le montagnole e i dintorni vengono usate come latrine. Alle 23 il centro città è già deserto ed è preda di bande di ragazzini che si divertono a fare danni. Io ho due fioriere davanti alla porta e sono più le volte che la mattina le ritrovo buttate a terra che quelle che sono in piedi. Mi stupisce la giovane età di questi ragazzini, molti faranno le medie. C’è un’emergenza sicurezza che però è prima di tutto un’emergenza educativa». E potrebbe essere maturata in questo contesto l’aggressione del 17enne. Un’ipotesi è che qualcuno del gruppetto dei Giardini nelle settimane precedenti abbia partecipato a un’aggressione o una lite con gli indiani, i quali avrebbero poi meditato vendetta, organizzando una spedizione punitiva.
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