CALCIO
01 Aprile 2022 - 08:44
CREMONA - La «mazzata» preannunciata da settimane è arrivata. Quelle recapitate in questi giorni — relative al periodo di fatturazione che va dal primo gennaio al 28 febbraio 2022 — sono bollette del gas che sarà difficile dimenticare. Come sarà difficile passare agli atti quello che devono fare molte famiglie cremonesi per pagare quel conto, tra cifre dirottate da altri capitoli del budget, dilazioni e richieste di bonus . Diciamo subito che tra i vari tipi di contratto – in particolare Servizio di tutela e mercato libero – sono i primi, in questa fase, a portare a fatture da capogiro. Basta fare il raffronto tra la bolletta arrivata lo scorso gennaio, e relativa al bimestre novembre –dicembre 2021, e quella appena recapitata. Il tutto attraverso due voci: il costo lordo per metro cubo (totale addebitato diviso metri cubi utilizzati) e il costo per metro cubo che si ottiene dividendo il totale addebitato per la ‘spesa della materia gas naturale’.
Nei primi due mesi di quest’anno (il conto si riferisce ad un’abitazione privata nel centro di Cremona con utenza A2A) il costo medio lordo per metro cubo ha raggiunto 1,31 euro. Nella bolletta precedente (stessa abitazione, consumi analoghi: in un caso 654 metri cubi, nell’altro 662 metri cubi) il costo medio lordo per metro cubo ammontava a 0,94 euro. L’incremento è del 39,4%. Quanto all’altra voce (cifra addebitata diviso la spesa per materia gas naturale, al netto di tutte le altre voci), il raffronto mostra un incremento ben superiore. Siamo passati da 0,56 euro a metro cubo del bimestre novembre- dicembre 2021 ai 0,95 euro a metro cubo dei primi due mesi del 2022 (+69,6%). Nel primo caso (novembre-dicembre 2021), con un consumo di 662 metri cubo la spesa per la materia gas naturale si è attestata a 373, 80 euro mentre nel secondo (gennaio-febbraio 2022) a fronte di un consumo di 654 metri cubi, la spesa per la materia gas naturale è stata pari a 621,51 euro.
Di tutt’altro genere i conti e le valutazioni che riguardano il mercato libero. Per darne un’idea basta compiere un raffronto analogo a quello appena fatto. Altra casa del centro città, consumi analoghi (357 metri cubi nei primi due mesi del 2022 e 390 metri cubi tra novembre e dicembre 2021). Nell’ultima bolletta il costo lordo per metro quadro è risultato inferiore rispetto a quello dell’ultimo bimestre 2021 (0,59 euro contro 0,63 euro mentre se si osserva il «costo netto» per metro quadro, risulta invariato nelle due fatturazioni, in entrambi i casi 0,28 euro a metro cubo. Appare del tutto evidente dunque come gli aumenti riguardino soprattutto i consumatori in regime di maggior tutela, un assetto che garantisce al consumatore l'erogazione di energia elettrica e gas alle condizioni economiche e contrattuali stabilite dall'Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Il meccanismo è presto detto. Le tariffe sono soggette a una variazione periodica (ogni tre mesi) decisa dall'Autorità e visto che le tariffe crescono di continuo, sono appunto i clienti di questo tipo di contratto a soffrire di più i rincari dell’energia. Va anche detto che per quel che concerne il mercato libero, le forniture con prezzo variabile potrebbero subire rincari molto rilevanti. Per ora al riparo da questa stangata si trovano soltanto coloro che hanno scelto un piano tariffario del mercato libero con prezzo bloccato, attivato prima dell’emergenza.
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