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LA GUERRA DI PUTIN: LE CONSEGUENZE

Carburante, ecco i ribassi: verde a 1,7 euro

In mattinata sopra i 2 euro, poi scatta l’effetto Decreto, nel pomeriggio la situazione è già diversa

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

23 Marzo 2022 - 05:05

Carburante, ecco i ribassi: verde a 1,7 euro

I prezzi di lunedì e di ieri dello stesso benzinaio

CREMONA - Ieri mattina era partita male per chi si aspettava di fare il pieno all’auto con un sensibile ribasso. Tutto sembrava rimasto invariato. E già erano partiti i refrain sulle promesse (quasi) sempre disattese della politica tutta. Ma se nella mattinata la maggior parte dei benzinai vendeva carburante ancora sopra i due euro, subito dopo pranzo, ecco servito un dolce speciale. Un ribasso generalizzato attorno all’euro e settanta. Oltre, addirittura, a quei 25 centesimi promessi. Non ci si aspettava tanto, soprattutto da un decreto legge arrivato nella notte fra lunedì e martedì. Nella notte, come si confà alle cose poco chiare. Ora attendiamo con fiducia notizie sulle altre norme, dalla sterilizzazione degli aumenti di energia, alle rate per le imprese in difficoltà, fino al prelievo del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche. Ma torniamo alle pompe di benzina. Sabato scorso a Cremona si era tenuto un presidio organizzato dalle tre principali associazioni degli autotrasportatori. Presenti Fita Cna, Fai e Confartigianato.


Con i responsabili delle associazioni, Giovanni Bozzini Cna Lombardia, Lozza della Fita Cna, Biglietti della Fai, Manfredini di Confartigianato. Insieme a loro, una delegazione di autotrasportatori. Un presidio che si aspettava risposte dal Governo, in particolar modo, che contava sul fatto che il protocollo sottoscritto nei giorni precedenti con il vice Ministro Bellanova, fosse stato recepito integralmente. Aspettativa soddisfatta solo in parte.


«Il provvedimento approvato venerdì scorso nel consiglio dei Ministri è un segnale di attenzione importante» ha commentato Marcello Parma, presidente della Cna di Cremona, «per contrastare gli effetti economici ed umanitari della grave crisi internazionale in atto in Ucraina. Sicuramente il contenimento dei prezzi di gasolio e benzina ed energia, con la riduzione delle accise e la rateizzazione delle bollette sono delle risposte immediate, anche se l'orizzonte temporale individuato (qualche mese) poteva essere più ampio. Positive anche le misure individuate per garantire la liquidità delle imprese, come per esempio nel settore dell'energia e del gas dove viene riconosciuto un contributo sotto forma di credito d'imposta. Ci auguriamo che, dopo questo provvedimento, il Governo adotti degli interventi strutturali prima che gli effetti economici per tante imprese e artigiani diventino insostenibili».


Sulla stessa linea è Alberto Baldini segretario di Fai Trasporti: «Essere ascoltati è un buon punto di partenza. C’era un fermo totale previsto per il 4 aprile prossimo che è stato scongiurato al momento, proprio perché abbiamo ritenuto di essere stati ascoltati, anche se non del tutto. Sulle regole che devono gestire il mondo dell’autotrasporto, aspetto molto importante, si. Non potevamo pensare di essere soddisfatti al 100%, ma abbiamo già ottenuto molto comunque. Il governo è tornato subito al tavolo quando abbiamo anche solo paventato un fermo. Quindi andiamo avanti su questa strada lavorando uniti e insieme. C’è bisogno di unità di intenti, l’unico modo per raggiungere gli obiettivi».

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