Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

SANITÀ: VERSO IL CANCER CENTER

«Giù le mani da Area Donna, un'oasi di qualità da tutelare»

Forte preoccupazione dei sindacati: «Il percorso di cura oncologica non è solo un fatto tecnico»

Andrea Setti

Email:

asetti@laprovinciacr.it

22 Febbraio 2022 - 05:15

«Giù le mani da Area Donna, un'oasi di qualità da tutelare»

Un’addetta impegnata in un esame diagnostico all’interno di Area Donna

CREMONA - Forte preoccupazione e richiesta di chiarimenti e magari di un confronto con la direzione aziendale: questa la reazione dei sindacati confederali a quanto sta accadendo ad Area Donna e in generale alla cura della salute al femminile. «Abbiamo ricevuto parecchie lamentele — spiega Roberto Dusi, segretario generale funzione pubblica Cisl — riguardo a un tema delicatissimo come la tutela delle pazienti oncologiche in un territorio in cui i casi sono purtroppo numerosi. Area Donna costituiva un sollievo, un’oasi dove trovare cure e salute che ora non ci sarà più. Il Covid ha fatto ammalare e morire tanti positivi ma anche chi non ha più trovato le cure per altre patologie. Una realtà che denunciamo da tempo senza avere risposte perché l’attuale direzione non vuole confrontarsi. Al Maggiore si respira un clima di destrutturazione e di scarsa fiducia verso le decisioni prese dall’alto. La politica, d’altro canto, non sembra ascoltare la voce dei cittadini. Il Poas (Piano organizzativo aziendale sanitario) non è mai stato presentato e condiviso con noi. È tempo che ai proclami dell’assessore Letizia Moratti si dia concretezza in modo da non costringere gli utenti a ricorrere alle strutture private».


Maria Teresa Perin insieme alla collega Elena Curci della segreteria Cgil interviene non nascondendo profonde perplessità sulla riorganizzazione del servizio di Area Donna e la creazione di un Cancer Center. «Se abbiamo capito bene le donne affette da tumore alla mammella saranno seguite e curate insieme a tutti gli altri malati oncologici. Non mettiamo assolutamente in discussione l’alta professionalità degli operatori del reparto oncologico, ma vogliamo invece porre l’attenzione sulle caratteristiche e sull’alto valore aggiunto che da tantissimi anni ha contraddistinto la nostra Area Donna. Nel 2017 la Breast Unit di Cremona ha ottenuto per la prima volta la Certificazione Eusoma e ad oggi sono solo 20, su 140, le Breast Unit italiane che hanno ottenuto tale certificazione. Centinaia e centinaia di donne, cremonesi e non, da tantissimi anni hanno trovato in Area Donna, proprio grazie alla sua equipe multidisciplinare dedicata, un percorso di cure e di attenzioni individuali che hanno reso il comunque sempre doloroso percorso di cura meno complicato, più umano e davvero a misura di donna. Area Donna è l’ espressione di una buona Medicina di Genere e pertanto chiediamo che Regione e Asst Cremona rivedano le decisioni assunte. Cgil Cremona, insieme a Collettive 365 – Donne Cgil Cremona, non lascerà nulla di intentato e, se necessario, organizzerà, azioni pubbliche affinché sia mantenuta intatta questa eccellenza sanitaria».


Per Angelo Bonvissuto, della Funzione pubblica Uil, Area Donna «è un punto di forza e qualità dell’azienda ospedaliera. La soluzione prospettata si inserisce nel percorso di progressivo smantellamento dell’ospedale. Siamo molto preoccupati per l’indebolimento di un percorso consolidato per persone con problemi di salute molti complessi che colpiscono anche la loro intimità. Un approccio multidisciplinare e percorsi semplificati e ottimizzati rispetto alle necessità della paziente erano un punto di forza che vanno a perdersi. Se la qualità di cura resta identica, più faticoso sarà il percorso, aggiungendo così sofferenza a sofferenza. Area Donna era un luogo dove chi aveva un tumore al seno trovava risposte a tutte le sue esigenze; oggi la paziente deve girare per l’ospedale per cercare le risposte con una frammentazione evidente: un disagio in più per chi ha problemi seri».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400