L'ANALISI
LA CAMPAGNA VACCINALE
21 Febbraio 2022 - 18:05
CREMONA - Si consolidano di settimana in settimana le evidenze prodotte a livello internazionale e nazionale sull’efficacia della vaccinazione (riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati), in particolare sulla protezione conferita dalla terza dose anche nei confronti della variante Omicron, che secondo le ultime stime dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) è oramai prevalente in oltre il 99% dei nuovi casi di positività al SARS-CoV-2.
Alcune ricerche condotte dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti hanno recentemente confermato che la dose booster dei vaccini a mRna (Pfizer e Moderna) conferisce una protezione nei confronti della variante Omicron a livelli paragonabili a quelli verso la variante Delta. In uno studio, i dati evidenziano che per chi ha ricevuto la terza dose, l’efficacia nel prevenire il ricovero è del 90% (ovvero una riduzione del 90% rispetto al numero di casi “attesi” se non fossero stati vaccinati), mentre per chi ha completato il ciclo primario con due dosi di vaccino a mRna, dopo almeno sei mesi dalla seconda dose, l’efficacia è del 57%. Analogamente, l’efficacia con la dose booster nel prevenire gli accessi in pronto soccorso è pari all’82% a fronte del 38% nei vaccinati con due dosi. Altri due lavori hanno stimato una riduzione dell’incidenza di infezione da Omicron del 42% e di infezione sintomatica del 66% per chi ha ricevuto tre dosi di vaccino rispetto a chi ha completato il ciclo primario. In tal senso, uno studio condotto dalle aziende Pfizer-BioNTech e Moderna, pubblicato sulla prestigiosa rivista Science, ha confermato che, nel tempo, due dosi di vaccino non offrono una protezione sufficiente contro la variante Omicron, mentre la terza dose riporta gli anticorpi neutralizzanti a livelli sovrapponibili a quelli che si ottenevano con due dosi di vaccino contro la versione originaria del Sars-CoV-2.
Per quanto riguarda l’Italia, sostanzialmente in linea con questi risultati - ed altrettanto eloquenti - sono i dati riportati nell’ultimo, recentissimo report dell’Iss in merito all’efficacia della vaccinazione.
L’efficacia nel prevenire una diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 è pari al:
L’efficacia nel prevenire casi di malattia severa è pari al:
Il tasso di ospedalizzazione per la popolazione di età maggiore o uguale a 12 anni è per i non vaccinati:
Il tasso di ricovero in terapia intensiva per la popolazione di età maggiore o uguale a 12 anni risulta per i non vaccinati:
Il tasso di decesso per la popolazione di età maggiore o uguale a 12 anni risulta per i non vaccinati:
In sintesi, il completamento del ciclo vaccinale (soprattutto nei primi mesi) e le dosi booster non solo riducono il rischio di contagio, ma sono ancor più efficaci nel ridurre il rischio di malattia grave - con ricovero in ospedale e in Terapia Intensiva - e di decesso. Anche per questo motivo è fondamentale aderire alla campagna vaccinale e proteggere sé stessi e gli altri (familiari, amici, colleghi di lavoro, compagni di classe o di squadra, ecc.) sia per completare il ciclo primario, sia per le dosi di richiamo. Al riguardo, va sottolineato ancora una volta che anche nei più piccoli la vaccinazione è sicura ed efficace e ha un duplice vantaggio: da un lato si proteggono i bambini e dall'altro si limita il rischio di trasmissione in ambito familiare e comunitario.
È proprio sulla base di queste evidenze scientifiche che l’Ats della Val Padana, a fronte degli eccellenti livelli di copertura, ma anche del rallentamento delle somministrazioni di queste ultime settimane, rinnova un accorato appello ai cittadini cremonesi che non hanno ancora aderito alla vaccinazione anti Covid-19, a cogliere l’opportunità offerta su tutto il territorio nel mese di febbraio, di accesso libero ai centri vaccinali per tutte le fasce d’età. Gli orari di apertura dei centri vaccinali sono pubblicati sul sito di Ats della Val Padana.
“Dall'inizio della campagna, i vaccini anti Covid-19 continuano a svolgere un ruolo essenziale non solo nel proteggere la nostra salute, ma anche nel consentire la piena ripresa delle attività sociali, economiche e dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria. In sintesi, il ritorno ad una vita lavorativa e di relazione normale, per tutti noi. - dichiara Salvatore Mannino, Direttore Generale di Ats Val Padana – È proprio questo, infatti, il momento per dare la spallata decisiva alla quarta ondata e la vaccinazione rimane uno strumento di prevenzione essenziale.”
L’Ats della Val Padana ricorda, infine, che non vi è alcuna controindicazione alla somministrazione del vaccino in persone guarite dal Covid, indicata con un intervallo temporale di tre mesi, ridotto a 28 giorni per le persone fragili. A coloro che avessero ancora dei dubbi sull’efficacia e sui benefici della vaccinazione, rinnova l’invito a rivolgersi al proprio medico di fiducia o al pediatra di famiglia per ricevere le informazioni, gli approfondimenti e le rassicurazioni necessarie, ferma restando sempre - in ogni caso - la valutazione da parte del medico vaccinatore al momento dell’anamnesi presso il Centro vaccinale sull’idoneità di ciascuna persona a sottoporsi alla vaccinazione anti Covid-19.
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