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AMBIENTE. LE ECCELLENZE CREMASCHE

Trasporti eccezionali con il dirigibile «made in Crema»

Le pale eoliche al Mugello con il progetto SkyRoad di Ogliar Badessi e Ribaldone

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

20 Febbraio 2022 - 15:12

Trasporti eccezionali con il dirigibile «made in Crema»

(foto realizzata con Canva Pro)

CREMA - Il problema c’è ed è grosso. Come portare pale e piloni per la costruzione di un impianto eolico nel Parco del Mugello, senza devastare l’ambiente naturale. E c'è anche la soluzione: arrivarci via aria senza bisogno di costruire strade sui monti e in mezzo ai boschi.

Ad avere questa idea sono stati due ex studenti del liceo tecnologico Galilei: il ripaltese Mattia Ogliar Badessi e il trevigliese Luca Ribaldone, 20 anni il primo, 21 il secondo, ex compagni di classe, oggi studenti universitari al Politecnico di Milano. L’idea che hanno avuto si chiama SkyRoad e riguarda la progettazione e la produzione di un dirigibile per trasporti eccezionali e, volendo, per il turismo. Questa innovazione eviterebbe di dover aprire nel bosco una grande strada asfaltata, necessaria per far raggiungere ai camion il posto scelto per le posizionare le pale eoliche.

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Con questo progetto, Mattia e Luca avevano vinto nel 2019 il concorso Intraprendere promosso dalla Libera associazione artigiani cremaschi. L'idea era venuta a Luca, che oggi frequenta il corso universitario di Design del prodotto industriale. «Mi piacciono le cose che si muovono nell’aria e ho pensato di progettare questo dirigibile proprio per il trasporto degli impianti eolici, in montagna e off shore. È un modo che permette di risparmiare a chi lo utilizza e di guadagnare a chi lo realizza.

La Boeing ci aveva provato una decina di anni fa, ma non ha mai sviluppato l’idea. Nelle intenzioni, i dirigibili sarebbero serviti per trasportare i carri armati in Irak»

Ora potrebbe essere la volta buona per qualche altro produttore. «Serve qualcuno che metta tanti soldi - conclude Luca - e che corra il rischio di questo investimento. Per realizzarlo servono competenze che io e Mattia non abbiamo».

Per questo, il suo collega ripaltese vede più praticabile l’utilizzo a scopi turistici: «In questo campo - afferma Mattia, oggi studente in Ingegneria dell’automazione - sarebbe più facilmente applicabile. Un dirigibile consentirebbe di sorvolare aree di interesse naturale o archeologico. Amazon aveva pensato di progettare dirigibili per trasportare i pacchi di merce. Ad oggi, però, questi veicoli non esistono. Ne ha uno la Good Year, ma solo a scopo pubblicitario. Il nostro progetto è valido, ma serve qualcuno che ci creda e che supporti i costi».

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Commenti all'articolo

  • g.andreassi

    27 Febbraio 2022 - 07:55

    Ditemi quello che volete ma le pale eoliche devastano l'ambiente, sempre!

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