L'ANALISI
In questi giorni una manifestazione per raccogliere fondi
07 Giugno 2013 - 18:57
L’invito al cardinale e arcivescovo di Milano Angelo Scola era già stato formalizzato: domani, stando alle previsioni che ora possono essere catalogate fin troppo ottimistiche, il duomo rimesso a nuovo sarebbe stato inaugurato. Non sarà così e probabilmente l’inaugurazione del lungo restauro non sarà messa in calendario nemmeno per quest’autunno. Questioni tecniche innanzi tutto, ma pure di carattere economico: “Ci affidiamo alla provvidenza” ha detto il vescovo Oscar Cantoni.
Fosse andato tutto nel verso giusto, la festa si sarebbe equamente divisa tra il porfido di piazza Duomo e il pavimento tirato a lucido della cattedrale. I fedeli dovranno invece accontentarsi della sola piazza i festeggiamenti che, questo fine settimana, onoreranno il patrono cittadino di San Pantaleone, in calendario lunedì. Colpa dei ritardi, dei disguidi e delle difficoltà economiche che ancora oggi, a due anni e mezzo dall’inizio dei lavori, impediscono alla diocesi di Crema di metter fine al restauro del Duomo. La chiesa rimane chiusa, in attesa che venga risolta la grana illuminazione (da quando la soprintendenza ha bocciato il progetto non è ancora stata trovata l’alternativa), che le sculture vengano completate e che dal portafoglio diocesano spuntino le risorse necessarie ad arrivare in fondo all’opera.
Condizioni che lasciano un punto interrogativo sulla data di riapertura: la prospettiva più ottimistica, azzardata dal vescovo Oscar Cantoni, parla di ottobre. Nel frattempo la diocesi prova a mettere fieno in cascina con ‘Il Duomo in piazza’, manifestazione promossa per raccogliere fondi per il restauro. Decollata il 18 maggio scorso si chiuderà in questi giorni.
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