L'ANALISI
09 Febbraio 2022 - 09:02
Riccardo Crotti, presidente di Confagricoltura Lombardia e della Libera
CREMONA - Sono a rischio allevamenti e posti di lavoro. E' in pericolo quasi la metà del latte nazionale (bandiera e fondamenta del made in Italy agroalimentare e delle sue eccellenze, a partire dal Grana Padano, e di una dieta mediterranea riconosciuta dall’Unesco nel 2010 patrimonio immateriale dell’umanità); latte che costituisce l'elemento primario ed irrinunciabile di prodotti "buoni e giusti" per qualità, sicurezza alimentare, caratteristiche nutrizionali, rispetto della sostenibilità ambientale e del benessere animale. Sarà quindi un forte appello al mondo politico, agli altri protagonisti della filiera lattiero casearia ma anche ai consumatori quello che Confagricoltura Lombardia e la sua Federazione Regionale di Prodotto lanceranno venerdì 11 febbraio, nel corso del presidio in programma dalle 9 alle 13 davanti a CremonaFiere. L’iniziativa è stata decisa all’unanimità lunedì sera, nella riunione della Frp alla quale ha partecipato anche il presidente nazionale della sezione, Francesco Martinoni, a testimonianza della compattezza a tutti i livelli dell’organizzazione di Palazzo della Valle anche su questo fronte.
Insieme al presidente Riccardo Crotti ed al responsabile della Frp, Maurizio Roldi, altri imprenditori agricoli da sempre in prima linea rappresenteranno la situazione ormai da tempo insostenibile degli allevatori, a fronte di un prezzo del latte alla
stalla assolutamente inadeguato. «Da almeno un anno non riusciamo neppure a coprire i costi di produzione, in una situazione resa ancora più drammatica dall’aumento esponenziale del costo delle materie prime e dell’energia», denunciano Crotti e Roldi. Uno stato di cose aggravato dallo stallo nel quale sembra essere naufragata l’intesa siglata tre mesi fa al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che avrebbe dovuto portare – fin dal mese di novembre - a 41 centesimi al litro il prezzo del latte alla stalla; ma che è sin qui rimasta lettera morta per le resistenze delle imprese di trasformazione e della grande distribuzione organizzata. Mentre in Olanda anche a gennaio il latte alla stalla è stato pagato 45 centesimi al litro. «Se non ci saranno interventi tempestivi ed efficaci, molte delle nostre imprese verranno spinte inesorabilmente fuori mercato e saranno costrette a chiudere», sottolinea Crotti. «Già ora ci troviamo in difficoltà ad onorare i mutui contratti con le banche ed a pagare i fornitori, ma la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare», prosegue il presidente di Confagricoltura Lombardia e della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi. «E’ paradossale e inaccettabile che chi non ha mai smesso di lavorare, investire e fare sacrifici anche nel periodo più duro del lockdown per garantire a tutti il rifornimento di cibo sugli scaffali, oggi debba essere ricambiato con un trattamento come questo. La giusta remunerazione del latte è un nostro diritto, ma direi anche un dovere per un Paese che abbia realmente a cuore ciò che solo l’agricoltura gli può garantire e gli garantisce: non solo un made in Italy che fa da locomotiva al prodotto interno lordo ed all’export – portando dunque benessere ed occupazione – ma anche qualità e sicurezza alimentari senza pari al mondo, tutela e sostenibilità ambientale. La chiusura delle nostre imprese potrebbe avere un effetto-domino devastante. Venerdì diremo forte e chiaro a tutti che possiamo e dobbiamo evitarlo. Invertire la rotta è ancora possibile, ma bisogna volerlo davvero. Insieme e – soprattutto – adesso».
Senza dimenticare le dimensioni della posta in gioco, certificate in modo inequivocabile dai numeri: in Lombardia viene prodotto il 45% del latte italiano. Il 54,5% del totale viene trasformato in latte alimentare ed altri formaggi, il 36,1% in Grana Padano, il 4,1% in Parmigano Reggiano, il 2,5% in Gorgonzola, l’1,1% in Taleggio, lo 0,9% in Provolone Valpadana, lo 0,4% in Valtellina Casera, lo 0,3% in Quartirolo. Gli allevamenti bovini sono 15.213, i capi 1.531.172. Nel 2021 sono state consegnate 5.391.213 tonnellate di latte, su un totale di 11.971.450 a livello nazionale.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris