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IL FASCINO DELL'ASTROFISICA

Una città dell’uomo su Marte. Il futuro è già oggi al Romani

L’Arma Aeronautica finanzia l’ambizioso progetto del Polo che simula la vita di una colonia sul pianeta

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

05 Febbraio 2022 - 05:00

Una città dell’uomo su Marte. Il futuro è già oggi al Romani

Uno degli elaborati del progetto del Romani. Si tratta del plastico con le tre cupole fondamentali per la vita sul pianeta

CASALMAGGIORE - Grazie ad un contributo della sezione di Casalmaggiore dell’Associazione Arma Aeronautica in memoria dello storico fondatore e presidente per oltre trent’anni, Antonio Baroni, scomparso il 23 marzo 2019, l’Istituto di istruzione superiore Romani darà un nuovo slancio al suo progetto di astrofisica dedicato a come potrebbe essere realizzato l’insediamento di una colonia umana su Marte. «Life on Mars 2.0» il nome dell’iniziativa presentata ieri al Polo di via Trento, con l’introduzione della dirigente scolastica Daniela Romoli: «Sono molto contenta che l’Arma Aeronautica abbia pensato a noi. Anziché una borsa di studio abbiamo pensato fosse meglio il cofinanziamento di un progetto multidisciplinare che ricade in modo trasversale su tutto il Polo».

Antonio Baroni in divisa

Il presidente dell’associazione Giorgio Lena, insieme al vice Giovanni Donzelli, ha ricordato come Baroni, dopo averla resa indipendente da Cremona, abbia «fatto crescere tantissimo la sezione, portandola ad avere oltre 200 iscritti che ora, senza più il servizio di leva, tendono a diminuire. Proseguiamo nel solco da lui tracciato con attenzione al sociale: abbiamo fatto una donazione agli Amici dell’Ospedale Oglio Po, una alla Fondazione Busi, con un elettrocardiografo e abbiamo sostenuto la raccolta benefica ‘Un dono dal cielo’ dell’Aeronautica Militare per sostenere gli ospedali pediatrici. La famiglia Baroni ha poi donato libri storici alla biblioteca e insieme a quelli di Paolo Franzini di Cremona e del nostro socio Leonardo Malatesta di Vicenza, storico del periodo della guerra fredda, verrà realizzato uno spazio apposito. Questa non sarà l’ultima donazione e puntiamo anche a organizzare conferenze».

Giovanni Donzelli, Giorgio Lena, Michele Cominetti, Marina Baroni, Daniela Romoli e Paola Brighenti

L'ESPLORAZIONE SPAZIALE

Il docente di fisica Michele Cominetti, referente del progetto, ha ricordato che «l’idea era nata per affrontare il tema dell’esplorazione spaziale a ‘Bergamo scienza’ e in particolare per creare un plastico interattivo immaginando come potrebbe essere un insediamento umano su Marte». Di qui la realizzazione di tre unità, con locale abitativo, serra e laboratorio di ricerca, piattaforme che da sottoterra si elevano, un trenino per i collegamenti interni, filmati correlati alle azioni. Il plastico è stato esposto anche a Mantova Scienza. «La nostra idea ora è di migliorarlo, aggiornando la presentazione multimediale, aggiungendo strutture che simulino centrali eoliche che sfruttino le tempeste marziane e altri veicoli».

La docente di matematica Paola Brighenti ha aggiunto che «questo progetto promuove la cultura scientifica con esperienze che hanno riscosso molto interesse da parte dei ragazzi, perché dimostra che la scienza non è solo formule, ma applicazioni concrete». A testimonianza che il Romani, ha chiosato la Romoli, «è scuola di competenze e non solo di conoscenze». Marina Baroni, figlia di Antonio: «Mio padre sarebbe entusiasta di questo progetto. Era un motorista, meccanico, e amava risolvere i problemi concreti». Nella base in Grecia, per dirne una, realizzò un impianto telefonico. «Diceva sempre che a tutto c’è una soluzione».

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