SOS ACQUA
28 Gennaio 2022 - 16:01
Massimo Rivoltini, presidente di Confartigianato Cremona
CREMONA - «È una questione importante e urgente, che rischia di non fare del bene al comparto costruzioni che sta operando spinto anche dal Superbonus 110%»: Massimo Rivoltini, presidente di Confartigianato Cremona, critica senza mezzi termini le nuove disposizioni del Decreto Sostegni-ter, già approvato dal Consiglio dei Ministri, che ha messo il limite di una sola cessione per il credito d’imposta sui bonus edilizi. Le sue parole ben esprimono la posizione della Confederazione, che promuove le misure in materia di energia, ma boccia le modifiche al Superbonus.
«Le nuove norme, nel tentativo di stanare i furbetti, rischiano di bloccare il comparto. A livello lombardo – incalza Rivoltini – il fatturato delle realtà del comparto costruzioni (sono dati del nostro Osservatorio) sta facendo segnare un +29%». Anche il numero di start up, nel 2021 rispetto al 2019, registra una forte crescita nelle costruzioni: +16,5%. «Le continue modifiche della disciplina – aggiunge Rivoltini – creano incertezza sul mercato con l’effetto di bloccare le operazioni. Limitare ad una sola cessione sta già portando un rallentamento delle operazioni di acquisto da parte degli operatori finanziari che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di "assorbimento" in compensazione dei crediti stessi». Il credito, infatti, già a partire dal 7 febbraio potrà essere ceduto una sola volta sia da parte dei beneficiari della detrazione, sia da parte dei fornitori che praticano lo sconto in fattura o ricevono il credito, con il risultato di un inevitabile incremento degli oneri finanziari e una contrazione pericolosa del numero di operatori che possono operare acquisizioni. In una parola, si finisce per bloccare l'utilizzo dei bonus edilizia e il rilancio del settore.
«Chiediamo al governo – sottolinea il presidente di Confartigianato Cremona – di procedere subito con lo stralcio dell'art. 28 del DL Sostegni ter e di modificarlo per rendere possibile almeno due cessioni dei crediti fiscali e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritto all'albo degli intermediari finanziari)». Quindi il presidente riflette: «Vogliamo far crollare tutto proprio ora? Ora che i dati ci confermano che i nostri imprenditori non si sono persi d’animo e hanno trovato una strada per risollevarsi dopo ormai due anni segnati dai pesanti effetti della pandemia? Registriamo una grande capacità di adattamento positivo e propositivo delle nostre aziende, anche adeguandosi alle varie norme che continuano a cambiare e come Confartigianato stiamo lavorando a tutti i livelli per costruire un contesto a misura di MPI per rafforzarne il grado di fiducia. Sarebbe un grave errore penalizzare adesso chi ha investito tanto nei bonus ideati dallo stesso governo».
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