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SERGNANO

Neonati nelle tutine solidali: maxi donazione al Comune

Cinquecento capi per bimbi e gestanti arrivati grazie alle Amiche per mano: sostegno alle famiglie

La Provincia Redazione

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27 Gennaio 2022 - 05:15

Neonati nelle tutine solidali: maxi donazione al Comune

Il sindaco e i volontari intervenuti alla donazione dei capi di abbigliamento per gestanti e neonati

SERGNANO - Tutine per i neonati e biancheria intima per le gestanti. Una maxi donazione di circa 500 capi, resa possibile grazie all’associazione bergamasca Amiche per mano, formata da donne operate per tumori al seno.

Un gesto solidale, compiuto in collaborazione con il Comune e la Caritas parrocchiale. Il materiale è stato consegnato nei giorni scorsi in oratorio, dove è stato sistemato nel magazzino in attesa della distribuzione.

«Lo utilizzeremo per neonati e gestanti del paese, ma anche per gli altri Comuni del nostro sub ambito, tramite i rispettivi Servizi sociali», spiega il sindaco Angelo Scarpelli, intervenuto alla consegna, insieme alle volontarie dell’associazione e ai rappresentanti della Caritas sergnanese. «Abbiamo conosciuto le Amiche per mano in occasione di una corsa dei Babbi Natale organizzata in paese — prosegue Scarpelli — il cui ricavato era stato devoluto all’Humanitas di Bergamo. Questa fornitura di capi di abbigliamento per i bimbi e per le mamme in attesa sarà destinata ai bisognosi. In paese abbiamo alcune persone che hanno necessità, il resto verrà progressivamente distribuito anche negli altri Comuni in base alle richieste delle future neomamme, segnalate tramite i rispettivi Servizi sociali. Saremo così in grado di dare un aiuto concreto a tante persone, sino all’esaurimento delle scorte disponibili che, a fronte di diversi scatoloni di materiale, credo basteranno per diversi mesi».

I capi di abbigliamento arrivano da una nota ditta specializzata, che ha contatti diretti con l’associazione. «Ricevono periodicamente simili donazioni — conclude il sindaco — quindi hanno deciso di aprire un canale diretto con il nostro territorio. Abbiamo accolto di buon grado questa opportunità, mettendo a disposizione, grazie anche a parrocchia, oratorio e Caritas, l’organizzazione logistica della distribuzione».

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