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CITTADINI E SANITA': L'APPELLO
26 Gennaio 2022 - 09:34
CREMONA - Piena unanimità, in un perfetto spirito bipartisan, in merito all’ordine del giorno presentato l’altro ieri e sottoscritto da tutti i capigruppo in Consiglio comunale - primo firmatario Riccardo Merli, un medico - sulla riapertura del Centro di Medicina dello Sport a Cremona. Da tanto, troppo tempo sportivi e famiglie lamentano l’assenza di un presidio medico di assoluta rilevanza (lo spazio occupato un tempo da Medicina dello Sport al Maggiore ora è utilizzato per i tamponi Covid) e la presa di posizione compatta del Consiglio comunale dà dunque voce a migliaia di cremonesi.
«Premesso che nel solo Comune di Cremona sono attualmente presenti, iscritte al registro pubblico del Coni, 148 associazioni e società sportive, che la città di Cremona, secondo una recente classifica de «Il Sole - 24 Ore», è stabilmente ai primissimi posti nelle classifiche nazionali come indice di sportività, che nel territorio della provincia di Cremona, ed in particolare in 113 Comuni, sono presenti 635 società sportive; che nell’ultimo censimento del Coni, nella provincia di Cremona, risultano tesserati a federazioni sportive e discipline associate (senza tener conto, quindi, dei tesserati al lo sport dilettantistico) circa 37.000 atleti; considerato che nell’interesse assoluto e primario della salute di tutti i cittadini che svolgono attività sportiva agonistica, è previsto l’obbligo di una certificazione sanitaria di idoneità, che può essere rilasciata unicamente da un medico specialista in Medicina dello Sport; considerato altresì che da molti mesi, ormai, non è attivo, presso l’Asst di Cremona, il Centro di Medicina dello Sport; che una lettera con richiesta di incontro su tale problematica, indirizzata nel febbraio 2021, da parte dell’assessore allo Sport del Comune di Cremona, alla Direzione Generale Asst non ha avuto risposta, che lo stesso assessorato, in data 28/10/2021, ha nuovamente sollecitato una richiesta di incontro alla Direzione Generale Asst di Cremona e alla Direzione Generale Ats Val Padana e, per conoscenza, all’assessore Regionale al Welfare, Letizia Moratti, al presidente Attilio Fontana, al Sottosegretario regionale allo Sport, Antonio Rossi, ai consiglieri regionali, al Coni e al Cip Lombardia; che il 27 settembre scorso, durante l’assemblea delle associazioni sportive iscritte alla Consulta Cittadina dello Sport, è emersa impellente la necessità di avere risposte certe riguardanti il futuro del Centro di Medicina dello Sport, quale indispensabile presidio sanitario; considerato, infine, che lo sport rappresenta, ad ogni livello e ad ogni età, un grande strumento di tutela, prevenzione e promozione della salute dei cittadini, che dopo la crisi pandemica, l’auspicabile ripresa della pratica sportiva deve trovare una pronta risposta da parte del Servizio Sanitario pubblico; che non è possibile lasciare i cittadini e le famiglie nella necessità di affrontare spese aggiuntive per effettuare, a pagamento, certificazioni medico sportive in centri privati, tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio comunale fa proprie, per intero, le istanze e le criticità sopra esposte ed impegna il sindaco e la giunta a farsi portavoce di tali istanze presso le istituzioni sanitarie cremonesi Ats e Asst, chiedendo, con forza, la riapertura del Centro di Medicina dello Sport».
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