L'ANALISI
04 Gennaio 2022 - 05:00
PIZZIGHETTONE - Una donna di 46 anni uccisa dal virus, che nonostante venga definito da settimane «meno aggressivo» e nonostante le cure tempestive, non le ha lasciato scampo. Ora, fra le lacrime, la sorella lancia un appello a tutti: «Vaccinatevi, perché se si fosse vaccinata io avrei ancora mia sorella». È una storia di dolore e rimpianti quella che riguarda Brunella Marchetti, originaria di Bertonico, in provincia di Lodi, ma da alcuni anni residente nella città murata cremonese in riva all’Adda. Dove ieri pomeriggio, nella chiesa di San Bassiano, è stato officiato il funerale. Brunella aveva paura del vaccino, complici anche i decessi di un anno fa legati alle somministrazioni di AstraZeneca nella popolazione under 60. Un timore legittimo, che tanti hanno provato e provano, ma che lei non era ancora riuscita a vincere. «Aveva paura – ripete fra le lacrime la sorella maggiore Gabriella –. E non le dico quante discussioni e litigate. Le dicevo di continuo di vaccinarsi. E ora ho poco da dire, se non invitare tutti a farlo. Brunella non aveva nessuna patologia, era sana, donatrice Avis. Purtroppo ha preso il Covid nella forma più aggressiva che potesse esserci. Con una polmonite bilaterale. Hanno tentato di tutto per curarla. Sono distrutta». Brunella è morta in terapia intensiva, al Policlinico di Milano, dopo un mese di speranze che purtroppo si sono rivelate vane.
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