CALCIO
27 Dicembre 2021 - 18:09
CREMONA - Con 44.221 tamponi effettuati è di 5.065 il numero di nuovi casi di Covid registrati in Lombardia (109 in provincia di Cremona), con un tasso di positività in calo all’11,4% (ieri 13,2%).
In aumento i ricoverati in terapia intensiva (+7, 187) e nei reparti (+100, 1.539). Sono 12 i decessi, che portano il totale a 34.952 morti da inizio pandemia.
Naso che cola e stanchezza: al momento sono questi i sintomi che sembrerebbero associati più di frequente alla variante Omicron del virus SarsCoV2, ma i dati in proposito sono ancora preliminari e molto pochi. I primi arrivano dalla ricerca britannica pubblicata sul British Medical Journal e condotta dal King's College di Londra in collaborazione con l’azienda Zoe, impegnata in studi epidemiologici sulla pandemia di Covid-19.
Distinguere la durata della quarantena per i vaccinati con anche il booster e per i non vaccinati. Ma anche per i bambini in età scolare. Il commissario Figliuolo ne ha discusso oggi con il ministro Speranza. Atteso il parere del Cts. Per il presidente di Gimbe «la persona vaccinata, anche con terza dose, deve vedere la sua quarantena ridotta».
Per Zaia è «ragionevole rivederla per i vaccinati», a lui fa eco Fedriga che condivide la posizione». Per Toti: «Si rischia la paralisi del Paese». Cauto il sottosegretario Sileri: rivediamo la quarantena «ma non subito» meglio «tra 10 o 15 giorni da oggi» spiega e aggiunge: andiamo «verso 100mila contagi al giorno. Ma se non vanno tutti in ospedale non vedo problemi».
Il ministro Bianchi ribadisce che «la scuola riapre in presenza» e sui focolai «decidono sindaci e regioni ma solo «con chiusure isolate». In Lazio, dal 30 dicembre vaccinazioni anche la notte.
I dati della Protezione Civile indicano come la variante Omicron nelle regioni in giallo non si stia ancora sviluppando in modo evidente come invece accade nella quasi totalità delle regioni bianche, dove la nuova variante sta prendendo il sopravvento. Lo indicano le analisi del fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento e coordinatore dell’Osservatorio dei dati epidemiologici in collaborazione con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).
In Africa solo il 7% della popolazione è vaccinato contro il Covid-19. Nel continente le popolazioni non hanno la possibilità di scegliere e il virus continua a fare paura. Da queste premesse prende avvio #coopforafrica, una campagna di raccolta fondi per favorire le vaccinazioni e la lotta al Covid nel continente africano.
L'iniziativa vede le cooperative di consumatori al fianco di tre realtà umanitarie già impegnate sul campo: l’Agenzia Onu per i rifugiati-UNHCR, la Comunità di Sant'Egidio e Medici Senza Frontiere.
«La campagna #coopforafrica è una iniziativa delle Coop regionali di tutta Italia: raccogliamo fondi, in primo luogo alle casse dei nostri supermercati, per realizzare un numero consistente di vaccinazioni contro il Covid in Africa. La cifra donata sarà poi raddoppiata da Coop, con l’obiettivo di acquistare almeno 300 mila vaccini da diffondere tra le comunità africana in cui operano le organizzazioni umanitarie con cui collaboriamo», spiega il presidente di Coop Lombardia Daniele Ferré.
Possibile lasciare un contributo alle casse degli oltre 1100 punti vendita Coop, attraverso la piattaforma online Eppela (www.eppela.com/coopforafrica) oppure sul conto corrente dedicato (iban IT12E0200805364000106277813). L’obiettivo è superare un milione di euro, necessari per vaccinare oltre 250 mila persone.
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