L'ANALISI
16 Dicembre 2021 - 05:20
CREMONA - Francesca Scotti, 52 anni, di Cremona, ricercatrice di ruolo di Diritto romano alla facoltà di Giurisprudenza della Cattolica di Milano, ha raccontato il suo calvario di ex malata Covid a «L’Aria che tira» su La 7, collegata in studio con la conduttrice Myrta Merlino. Dal 4 marzo del 2020, quando si è presa il contagio, pur essendo guarita Francesca ha avuto strascichi, soprattutto la febbre che non la molla mai. Long Covid la chiamano gli inglesi. In Italia è la sindrome da post Covid-19.
Della sua «esperienza con la malattia» dice: «Non è stata una passeggiata. Credo di non essere mai stata così male in vita mia, pur non essendo stata ospedalizzata e avendo avuto la fortuna di non avere avuto i polmoni colpiti. La mia malattia è consistita in febbre (38), conati di vomito spaventosi che non ho mai provato in vita mia, un mal di testa da impazzire. Già ne soffrivo, ma in una forma così violenta mai. Dopo due settimane così, la terza ero completamente ko: non riuscivo a muovere neanche un muscolo». Quando il medico le ha detto: ‘Sei guarita, stai tranquilla’, Francesca ha continuato a stare male. «Una stanchezza spaventosa, ero al limite. Soprattutto, la febbre che continuava. Mi hanno ricoverato, ma qualche giorno prima di ricoverarmi sono emersi dei sintomi particolari». La diagnosi di Clostridium difficile (brutta infezione dell’intestino crasso), tre settimane in ospedale. «Dopo ho avuto un’altra infezione gastrointestinale, poi la recidiva del Clostridium. Da luglio a metà settembre le cure. Prima del Covid stavo bene, facevo sport. Questa cosa ti destabilizzata completamente».
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