L'ANALISI
22 Novembre 2021 - 05:45
CREMONA - «L’aumento dei positivi è significativo, non possiamo fornire i numeri precisi, in quanto siamo in attesa dell’ufficializzazione dei dati da parte della Regione, ma il contagio si sta diffondendo in tutte le scuole provinciali, in particolare tra le materne e le primarie». Laura Rubagotti, referente dell’Azienda Tutela della Salute Val Padana per la prevenzione Covid nelle scuole, conferma una sensazione emersa negli ultimi giorni. Il susseguirsi di classi che finiscono in quarantena o comunque in sorveglianza attiva, per casi di positività tra alunni e insegnanti, è un campanello d’allarme sul ritorno del Covid-19 nelle scuole. Mercoledì se ne saprà di più, ma negli ultimi 15 giorni la curva è tornata a salire a velocità sostenuta, dopo che, nella prima settimana del mese i contagi erano diminuiti. L’ultimo dato ufficiale, parlava infatti di 28 positivi, rispetto ai 46 del periodo 25-31 ottobre, mentre nella settimana tra il 18 e il 25, gli alunni con il virus erano 38. Da ricordare che il totale della popolazione scolastica cremonese, cremasca e casalasca (dalle materne alle superiori) è pari a 49.331 unità. C’è da aspettarsi dunque un notevole aumento degli alunni in isolamento e, di conseguenza, delle classi vuote.
«Come Azienda, in seguito a segnalazioni, siamo intervenuti in alcune scuole con indicazioni sulla corretta applicazione delle disposizioni anti contagio – prosegue Rubagotti –: per far fronte a questo aumento dei positivi serve interagire con gli istituti e le Asst. La segnalazione del caso, ad esempio, va fatta dal dirigente scolastico sul portale scuole, purtroppo non tutti lo fanno con tempestività, è una disposizione nuova e i responsabili non hanno ancora metabolizzato la procedura. C’è poi il lavoro delle singole Asst di Cremona e Crema: c’è bisogno di punti tampone e agende dedicati solo alle scuole. Purtroppo nel territorio provinciale ci sono pochissime strutture accreditate per i test che anno risposto presente al nostro appello per i tamponi agli alunni e studenti». Le disposizioni prevedono che gli alunni che restano a casa facciano il primo test entro 48 ore dalla comunicazione del positivo. Se è negativo rientrano, ma devono poi sottoporsi al secondo trascorsi i cinque giorni.
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