L'ANALISI
19 Novembre 2021 - 19:37
Nadia Bragalini, Stefania Gazzina, Giada Zhang, Valentina Rodini, Claudia Balotta, Sveva Gerevini, Laura Rubagotti e Marina Rivoltini
CREMONA - La ricercatrice che ha isolato il ceppo italiano del Covid 19, la manager nel campo sanitario e la manager al parlamento europeo, le imprenditrici e le campionesse sportive. Otto straordinarie donne cremonesi, che il Lions Cremona Europea ha voluto premiare durante la cerimonia a Cascina Moreni.
Protagoniste dell’edizione Premio Donna 2020 sono Claudia Balotta, Antonietta Ravazzoni Auricchio, Laura Rubagotti, Marina Rivoltini, Giada Zhang, Stefania Gazzina, Sveva Gerevini e Valentina Rodini.
Per tutte, toccante nelle emozioni che ha saputo suscitare, il discorso del presidente del Club, Carmine Scotti. Assente per lutto, il suo intervento è stato letto da Nadia Bragalini.
IL DISCORSO DEL PRESIDENTE. «Affrontando con tenacia questo terribile periodo di solitudine e di sofferenza che ha stravolto le nostre vite, sperando di ritornare alla normalità — ha scritto Scotti — ringraziamo chi ha operato sacrificandosi e combattendo ogni giorno l’insidioso nemico che ci ha colpito. Ma è proprio nel rispetto di queste persone che con determinazione abbiamo deciso di non fermare la tradizione e di dare riconoscimento e testimonianza ai meriti di chi nell’affermarsi nella propria professione si è impegnato anche a vantaggio dei vari ambiti del sociale. Per questo abbiamo deciso di non fermarci e di presentare L’edizione Premio Donna 2020. Valorosi medici e operatrici sanitarie hanno sacrificato la propria vita per salvare quella di altri. Imprenditrici, donne di cultura, sportive e professioniste affermatesi in vari settori hanno saputo coniugare capacità e competenza con l’affermazione di valori universali, declinandole con conoscenze partecipate, con impegno e aiuti umanitari. È quindi con orgoglio che premiamo donne che operano con tenacia e con successo nella propria attività e che rappresentano un modello da seguire non solo per la propria affermazione professionale ma anche per l’impegno a vantaggio della intera comunità. Vorrei ricordare come il nostro Club da sempre si è distinto nel preservare e testimoniare i fondamenti del Lionismo, dedicando particolare attenzione a chi non solo si è affermata nella propria professione ma ha dimostrato anche di tenere in alta considerazione i più alti valori di umanità e di equità».
Ed è proprio grazie a queste figure femminili, che secondo Scotti, «possiamo affermare che l’integrazione tra sapere e saper fare, con l’attenzione rivolta alle necessità della comunità, costituisce un esempio da imitare».
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