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«Nel settore intrattenimento abusivismo intollerabile»: è la denuncia di Zanchi

Il cremonese presidente nazionale di Assointrattenimento, in audizione al Senato. I 500 esposti e il nodo della capienza di locali e discoteche: «Ci hanno tolto anche la speranza»

Elisa Calamari

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18 Novembre 2021 - 05:35

«Nel settore intrattenimento abusivismo intollerabile»: è la denuncia di Zanchi

CREMONA - Sono circa 500 gli esposti che Assointrattenimento ha presentato nell’ultimo anno per denunciare imprenditori abusivi che hanno esercitato l’attività di discoteca pur non essendo autorizzati a farlo, ma il fenomeno dell’abusivismo persiste anche ora che i locali da ballo sono stati riaperti: ne ha parlato in audizione alla 10° commissione del Senato l’imprenditore cremonese Luciano Zanchi, presidente nazionale dell’associazione di categoria. Il patron della ‘Centrale del latte’ ha affrontato anche il tema della capienza, ridotta al 50% per i locali al chiuso, chiedendo un aumento del coefficiente di affollamento: da 1,2 a 2 persone a metro quadrato. 

Il nostro settore è fra i più colpiti dalla pandemia, siamo stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire

LA DENUNCIA. «Il nostro settore è fra i più colpiti dalla pandemia, siamo stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire – ha premesso –. Il 30% delle aziende è ormai chiuso definitivamente perché oltre alla redditività in questi mesi è venuta a mancare anche la speranza. C’è anche chi purtroppo si è tolto la vita. So che sto dicendo cose pesanti, ma voglio che sia ben chiaro il periodo che abbiamo dovuto affrontare. Esasperato anche dal fatto che nel frattempo abbiamo assistito a piazze che si riempivano, rave party abusivi, feste illegali. Un abusivismo dilagante, con bar, ristoranti e spiagge che sono diventati discoteche».

DISPARITA' DI TRATTAMENTO. Disparità che persistono anche oggi con la riduzione delle capienze: «I nostri locali sono solidi, sicuri, igienici e devono già affrontare stringenti controlli. Ma abbiamo come concorrenti imprenditori scorretti e abbiamo un coefficiente di affollamento massimo che è molto più basso rispetto al resto dell’Europa. Ecco perché vorremmo poter essere competitivi rispetto agli altri Stati – è stata la richiesta di Zanchi –: in Italia il coefficiente è 1,2 persone a metro quadro, all’estero è in media 2,4 con ad esempio la Svezia a 2,5 e l’Olanda a 4. Noi chiediamo che il coefficiente massimo di affollamento venga portato a 2».

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