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LO STORICO MONUMENTO

Castello di Pandino, valzer degli uffici. E l’archivio ritorna a casa

Utilizzo degli spazi lasciati liberi dal convitto della Casearia. E nuova collocazione dello sportello turistico

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

14 Novembre 2021 - 05:35

Castello di Pandino, valzer degli uffici. E l’archivio ritorna a casa

PANDINO - Un gioco di incastri, che si è aperto con il trasferimento, dopo decenni, del convitto della Casearia al piano terra delle ex scuole medie, un trasloco avvenuto a inizio anno scolastico. Grazie a questo cambio di sede, il Comune di Pandino riguadagna l’ampio salone che si affaccia sul porticato dell’arena interna del maniero e lo può utilizzarne per farne la nuova sede dell’Ufficio turistico, sino ad oggi ospitato nei locali situati sulla destra del portone principale del castello visconteo. A loro volta, questi ambienti saranno trasformati nel nuovo archivio dell’ente, consentendo un risparmio di circa 20 mila euro ogni due anni: a tanto ammonta infatti la spesa per l’affitto dei capannoni climatizzati dove sino ad oggi il Comune ha archiviato i propri documenti, comprese le carte storiche. Queste strutture si trovano a Lodi, ma presto non ce ne sarà più bisogno. «Per quanto riguarda l’ormai ex refettorio della scuola casearia — spiega il sindaco Piergiacomo Bonaventi — stiamo ancora valutando varie opzioni anche candidandoci a bandi per ottenere fondi per un recupero più completo dei locali. L’obiettivo principale è farne la nuova sede dell’Ufficio del turismo. In questo modo libereremo un’area dove poter sistemare l’archivio. Ma prima di procedere nell’operazione necessaria per riportare i documenti al castello, servirà l’ultimo parere dei vigili del fuoco di Cremona sull’idoneità antincendio dei locali dell’attuale ufficio. Ritengo che, con il nuovo anno si possa affidare l’incarico per i lavori necessari a sistemare questo spazio al piano terra. Stimiamo una spesa di 140 mila euro, già accantonati in passato negli avanzi di bilancio 2020 e 2021».

FRONT OFFICE PER I VISITATORI

Il Comune si appresta dunque a dire addio ai capannoni affittati a Lodi. «Realizzeremo anche una saletta di consultazione dei documenti, proprio dove oggi si trova il front office per le informazioni ai visitatori — conclude Bonaventi —: gran parte dell’archivio moderno è già informatizzato, specialmente le carte relative all’Ufficio tecnico. Si tratta ora di proseguire su questa strada, che facilita il lavoro del personale comunale, ma anche il compito dei cittadini che si rivolgono a noi per consultare documenti a scopo di ricerca, studio o arricchimento personale. Sarà invece molto difficile riuscire a realizzare un analogo progetto per i documenti storici, servirebbero risorse importanti». Al netto di qualche impedimento burocratico e delle verifiche tecniche, il Comune prevede che la rivoluzione degli uffici del castello visconteo si possa completare entro la fine dell’anno prossimo. Nei locali dove entrerà l’archivio verranno rifatti anche i serramenti. Questa serie di cantieri e traslochi non dovrebbe comportare disagi per gli utenti. Oltre al vantaggio di avere l’archivio sotto casa, gli amministratori potranno sfruttare al meglio gli ampi spazi dell’ormai ex refettorio, per ricevere i visitatori, organizzare iniziative legate alla storia del maniero e alle testimonianze artistiche.

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