L'ANALISI
06 Novembre 2021 - 05:20
AGNADELLO - Miglior sommelier d’Italia. É il titolo che l’AIS, Associazione Italiana Sommelier, metterà in palio fra due settimane. A contenderselo saranno in diciotto. Fra questi, anche l’agnadellese Andrea Gualdoni, 27 anni, miglior sommelier AIS della Lombardia del 2020, che si misurerà con l’èlite a livello nazionale. Niente male davvero. L’appuntamento è per sabato 20 e per domenica 21 novembre a Bologna, nella splendida cornice offerta dal lussuoso Grand Hotel Majestic. «Il 20 si comincerà - racconta Andrea - con un test scritto più una degustazione di vini abbinata a dei piatti. Passeranno i primi quattro che domenica andranno sul palco a fare semifinale ed eventuale finale. Per me sarà la prima volta a questo concorso. Come miglior sommelier AIS della Lombardia già l’anno scorso mi ero qualificato per la rassegna nazionale ma la finale non si fece per via della seconda ondata del Covid».
Andrea si sta preparando per questo appuntamento alternando lo studio al lavoro presso il ristorante Da Vittorio di
Brusaporto, in provincia di Bergamo, un tre stelle Michelin. «Lavoro lì dal giugno scorso - precisa Andrea - e sono uno dei quattro sommelier. A livello professionale è il top. Alterno l’impegno lavorativo, che ha dei ritmi piuttosto pesanti, allo studio per il concorso. Sono due mesi che mi sto preparando per l’appuntamento di Bologna dove mi confronterò con i migliori sommelier d’Italia. Per me già il fatto di poter essere lì con loro è un successo. Farò del mio meglio, consapevole che per sarà pur sempre una prima volta. Diciamo che, dopo questo primo apprendistato, l’obiettivo sarà tornare alla finale di miglior sommelier d’Italia nel 2022 e puntare a qualcosa di significativo in quell’occasione». Ex calciatore del Pizzighettone, dopo il diploma di ragioniere al Pacioli di Crema Andrea si è subito ingegnato nel fare qualche lavoretto finché a 21 anni non ha trovato un posto fisso al supermercato Famila di Crema. È lì che, assaggiando per caso un giorno un vino, lui che non aveva mai bevuto prima, ha avuto una specie d’illuminazione. Ha cominciato a prendere informazioni sui vini ma inizialmente, pur avendo fatto anche il cameriere, non si vedeva come sommelier. Però poi nel 2017 ha deciso di frequentare il corso AIS a Lodi della durata di un anno e mezzo (tre livelli da quattro mesi ciascuno più l’esame finale) che ha alternato al lavoro presso il supermercato per buona parte della sua durata, tranne poi lasciare il posto al Famila e frequentare soltanto il corso durante il livello finale. Superato il corso, con il pieno appoggio della famiglia, una volta diventato sommelier, nel marzo 2019 Andrea ha iniziato a lavorare all’Osteria del Binari di Milano.
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