L'ANALISI
05 Novembre 2021 - 05:50
Mattia Morini Monica Lodi Rizzini Michael Trentini Angelo Re e Paolo Rossi ovvero la nuova e la vecchia proprietà della Ergon Line
VIADANA - Cede l’azienda ad una cifra simbolica ad alcuni dei suoi dipendenti per evitarne la chiusura. La storia di generosità imprenditoriale e di spiccato senso umano arriva dalla Ergon Line di Viadana, azienda specializzata nella produzione di rulli per tinteggiare e per la pulizia aperta nel 1991 da Angelo Re.
I NUOVOI TITOLARI. I nuovi titolari della società, con il passaggio che è stato sancito dal punto di vista legale pochi giorni fa, sono Monica Lodi Rizzini di Viadana, Mattia Morini di Bozzolo, Paolo Rossi di Casalmaggiore e Michael Trentini di Campitello. Nella divisione dei ruoli Lodi Rizzini sarà il legale rappresentante e amministratore, Morini il responsabile acquisti, Trentini il responsabile delle vendite e Rossi il responsabile della produzione, questi ultimi tre tutti Under 35. La ditta da lavoro a 19 persone e il rischio che tutte si ritrovassero disoccupate era piuttosto concreto.

«È stata una scelta sicuramente particolare – racconta Re –, ma che sono convinto sempre più sia stata la migliore. Arrivi ad un certo punto della tua vita imprenditoriale che ti trovi davanti a delle decisioni da prendere. Ho pensato che chi meglio di coloro che ci lavorano all’interno possono proseguire con quanto fatto dal sottoscritto in 30 anni. E così ho fatto, cedendo l’azienda a quattro miei dipendenti che proseguiranno con l’attività. Io ho 61 anni e vorrei vivere la mia successiva parte della vita facendo altro».
LA STORIA DELL'AZIENDA. La Ergon Line, è partita dal nulla, con i primi uffici in un box da muratore. Negli anni l’impresa è cresciuta e si è ampliata con la creazione dell’attuale sede in via dei Pioppi. La qualità dei prodotti forniti ha fatto si che il nome di Re e della sua impresa fosse il numero uno del settore. «Loro hanno avuto la forza e il coraggio di metterci quel qualcosa in più. Sono quattro persone che collaborano insieme e che hanno riorganizzato l’azienda, sempre dinamica e pronta a raccogliere le esigenze del mercato. Mi sento un privilegiato perché il valore della mia azienda sono sempre state le persone che ci lavorano e non i macchinari. Il mondo dei pennelli a Viadana è molto vasto ma è un settore un po’ chiuso, alcuni miei concorrenti non hanno capito che il mondo non gira attorno a loro e a noi».
Quanto è cambiato il mondo del lavoro in questi anni? «Dalla globalizzazione adesso stiamo tornando alla localizzazione. I miei fornitori principali sono tutti nel raggio di 250 chilometri. Anche io ho attuato una sorta di filiera corta nella produzione e i risultati sono arrivati. Siamo diventati partner dei nostri clienti e non solo fornitori. Una volta qualcuno andava in Cina per due centesimi di meno, adesso il prezzo inferiore non interessa più, interessa la qualità e che il prodotto soddisfi tutta la filiera. Il nostro mercato è al 50% italiano e al 50% estero e in alcuni territori come in nord Europa ad esempio scelgono i nostri prodotti perché il manico è di legno e quindi più ecosostenibile che quello di plastica».
Lodi Rizzini lavora alla Ergon Line da 20 anni ed è stata al fianco del titolare in tutto il percorso di crescita. «Un passo del genere per un imprenditore classico è difficile, ma Angelo ha sempre messo da parte il profitto, ha sempre lavorato senza ostentare come altri imprenditori della città. Il cambio di gestione è maturato nel tempo ed è stata una cosa graduale, poi sono arrivati Mattia, Michael e Paolo e la squadra si è completata quasi in maniera naturale».
Morini, Rossi e Trentini, nonostante la giovane età, non si sono fatti spaventare dall’aumento del carico di responsabilità. «Dobbiamo ringraziare Angelo e Monica per averci dato fiducia. Ci è stato permesso di crescere, le nostre proposte venivano ascoltate e accolte di volta in volta. La cosa che ci ha più dato fiducia è stata questa, avere voce in capitolo nonostante la giovane età. Pochi imprenditori hanno queste capacità umane, ci è stato permesso anche di commettere errori e quando lo abbiamo fatto, è stata vista come un percorso di crescita».
Siete in quattro, quindi numero pari, a chi spetta l’ultima decisione? «Abbiamo sempre detto che sarà Monica, per la sua esperienza, ad avere l’ultima parola su tutto e a tutti va bene così». L’ex titolare, invece, conclude sorridendo «se vorranno dei miei consigli ci sarò sempre».
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