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CORONAVIRUS. IL REPORT

Covid, si abbassa l'età dei nuovi positivi: la metà dei casi ha meno di 12 anni

In provincia 41 contagiati (e 1 ricoverato) in una settimana: quasi tutti asintomatici o paucisintomatici. Più quarantene. Bertolaso: «Presto proteggeremo i piccoli dai 5 agli 11 anni e vaccinerò la mia nipotina

Bibiana Sudati

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redazioneweb@laprovinciacr.it

01 Novembre 2021 - 05:25

Covid, si abbassa l'età dei nuovi positivi: la metà dei casi ha meno di 12 anni

CREMONA - In Italia, nell’ultima settimana, oltre il 50% dei nuovi positivi nella fascia di età compresa fra 0 e 19 anni riguarda gli under 12. Lo attesta l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità e la tendenza è confermata anche a Cremona.

I numeri, elaborati dall’Osservatorio Epidemiologico di Ats Val Padana, evidenziano infatti come le curve dell’incidenza che tratteggiano l’andamento del contagio da Covid nei bambini sotto i 12 anni (non vaccinabili) e nei non vaccinati siano le uniche che tendono a crescere. Non solo: anche le quarantene per contatto con caso positivo riguardano per lo più bambini e ragazzi fino ai 18 anni. Tradotto: i giovani sono ora marcatamente più coinvolti rispetto al resto della popolazione, difesa dalla vaccinazione. Già dal mese di luglio la quarta ondata si era fatta sentire tra i ragazzi di età compresa gli 11 e i 24 anni.

Con l’estensione della copertura vaccinale, l’età si è ulteriormente abbassata, tanto che proprio l’altro ieri Guido Bertolaso ha auspicato: «A dicembre probabilmente allargheremo la campagna anche ai giovani. E presto proteggeremo con la prima dose i bambini dai 5 agli 11 anni, così vaccinerò la mia nipotina».

IN PROVINCIA DI CREMONA. A Cremona, nella settimana tra il 18 e il 24 ottobre (ultimo report Ats disponibile), ci sono stati 41 nuovi positivi under 12, per uno dei quali è stato necessario il ricovero. Nell’ambito di Ats Val Padana (Cremona-Mantova) si calcola inoltre come su una popolazione di 72.879 soggetti di questa fascia di età, vi sia un tasso settimanale di nuovi positivi del 56,26% ogni 100 mila soggetti.

Per capire la portata della situazione, basta paragonare le percentuali con quelle della più ampia categoria dei non vaccinati, che attualmente annovera 105.390 individui e registra un tasso settimanale di nuovi positivi del 59,78%. «Stiamo sicuramente osservando un aumento della positività — conferma il pediatra Livio Pedroni, che fa parte del team del centro pediatrico di via Dante, osservatorio privilegiato sull’andamento pandemico tra i piccoli —. Due sono le ragioni che concorrono a questo quadro: la variante Delta è più contagiosa rispetto al virus originario e i bambini non sono vaccinati. Il risultato è che la trasmissibilità è più facile. Ci tengo però a precisare che a Cremona i numeri sono ancora contenuti e, soprattutto, si tratta di casi paucisintomatici. Non abbiamo registrato criticità che necessitano trattamenti particolari».

ATTENZIONE ALTA. Ma l’attenzione resta molto alta, anche perché non si possono trascurare gli effetti a lungo termine della malattia che vanno sotto il nome della sindrome long Covid. Per questo tutti i pediatri, anche su invito specifico di Ats Val Padana, stanno investendo sull’attività di sensibilizzazione verso la vaccinazione: «Lo stiamo facendo per tutti gli over 12 — specifica Pedroni — e credo che l’adesione sia stata molto significativa, nonostante le sacche di resistenza che purtroppo si incontrano da qualche anno verso qualsiasi tipologia di vaccino. Per quanto riguarda i piccolissimi, invece, l’obiettivo è quello di vaccinare il numero più alto nella fascia 0-6 anni contro l’influenza stagionale, così come fatto l’anno scorso. Questo ci aiuterebbe molto nella diagnosi a distinguere tra casi Covid e non Covid».

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