L'ANALISI
26 Ottobre 2021 - 19:37
CREMONA - Se il compagno non avesse avuto un incidente in auto, forse lei non avrebbe mai saputo che l’uomo con cui da quattro anni conviveva non le aveva mai rivelato di essere positivo all’Hiv. E di averla infettata. La scoperta choc l’ha fatta al Pronto Soccorso, leggendo i referti medici del partner dopo il fuoristrada. Lei ora gli chiede i danni. La vittima, 48 anni, si costituirà parte civile nel procedimento che vede l’ex convivente, 50 anni, operaio, accusato di lesioni personali gravissime «da cui derivava una malattia certamente insanabile», è scritto nel capo di imputazione. L’1 dicembre prossimo, si terrà l’udienza preliminare.
«La signora ha cambiato radicalmente la sua vita, le sue abitudini. I medici le hanno fatto presente che dovrà sottoporsi a cicli di cure per tutta la vita. Per dare un’idea di quanto sia rimasta traumatizzata, persino i piccoli contatti la impauriscono», spiega l’avvocato Alessandro Vezzoni. La vittima che ha immediatamente lasciato il partner e lo ha querelato. Nell’indagine della Squadra Mobile, coordinata dal pm Milda Milli, viene sequestrato il carteggio con la storia sanitaria del cinquantenne. Chi indaga, scopre che da almeno una decina di anni l’uomo era affetto da Hiv. Si era sottoposto a cicli di terapie, si era anche negativizzato. Ma durante la relazione con la compagna, per due anni aveva interrotto la terapia. E l’ha infettata. Il pm fa sequestrare anche lo smartphone dell’uomo per verificare che non abbia infettato altre persone, in passato. Si scorrono le chat. Alcune sono inequivocabili. L’operaio aveva avuto relazioni con gente di fuori provincia. Chi indaga informa i colleghi delle città in cui i possibili infettati vivono. Le persone sono state contattate ed invitate a sottoporsi agli esami del sangue.
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