L'ANALISI
22 Ottobre 2021 - 08:40
CREMONA - Nel famoso film uscito nel 1981, diretto da Bob Rafelson e con protagonista Jack Nicholson, ‘Il postino suona sempre due volte’. A Cremona, nel 2017, il postino non ha mai suonato. Sfaticato, le raccomandate di atti giudiziari non le recapitò. Le buste di avvenuto deposito le buttò in un cassonetto.
L’ex portalettere Fabio Fabrizio, 46 anni, romano di nascita, è stato condannato a 8 mesi di reclusione (pena sospesa) per «soppressione di 26 comunicazioni di avvenuto deposito, gettandole nei rifiuti e, dunque, impedendo ai destinatari di riceverle». Otto mesi li aveva chiesti lo stesso pm onorario Silvia Manfredi.
IL FATTO. Il fatto venne scoperto il 5 novembre del 2017, quando la responsabile del centro di distribuzione della Posta, in via San Bernardo, si fece un giro di ricognizione. Lo faceva sempre. E notò quelle 26 buste nel cassonetto «adibito alla raccolta delle buste che si usano per l’emissione della comunicazione dell’avvenuto deposito». La responsabile fu colpita dal fatto che quelle buste erano integre.
Sul palmares, il postino scriveva o di aver recapitato la raccomandata o di non averla potuta recapitare per assenza del destinatario. Elena Guarneri è l’avvocato che ha difeso l’ex portalettere. Una difesa d’ufficio, la sua. Lei il postino non ha mai avuto modo di conoscerlo. Contro la sentenza, ricorrerà in appello.
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