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CORONAVIRUS. IL LAVORO

Green pass, scoppia il caso badanti

Protette da vaccini non riconosciuti, costrette a fare tamponi ogni 48 ore: allarme e appello delle Acli: «Così non possono lavorare»

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

17 Ottobre 2021 - 05:54

Green pass, scoppia il caso badanti

CREMONA - «La deroga che il Governo ha pensato per gli autotrasportatori, deve essere applicata anche alla categoria assistenza». A lanciare un vero e proprio appello, per risolvere la complessa situazione che riguarda diverse badanti e colf in servizio a Cremona e sprovviste di Green pass, è il presidente delle Acli Bruno Tagliati.

VACCINATE CON SIERI NON RICONOSCIUTI. «Abbiamo una decina di lavoratrici straniere, peruviane e dell’Est Europa, immunizzate con sieri che non sono riconosciuti dalle agenzie del farmaco europee: Sinovac e Sputnik — spiega —. Di fatto, sono considerate non vaccinate e quindi da ora in avanti devono sottoporsi a tampone ogni 48 ore per poter lavorare. Intanto va precisato che alcune colf e badanti prestano servizio part-time, dunque per poche ore al giorno. Significa che ci troviamo, ad esempio, con persone che a fronte di uno stipendio di 400 euro dovrebbero pagarne circa 200 per i tamponi. Ma il problema interessa anche le famiglie datrici di lavoro, perché nel caso in cui le badanti assunte si rifiutassero di fare il tampone, non potrebbero prestare servizio ma nemmeno essere licenziate. E contemporaneamente l’anziano da assistere avrebbe bisogno di un’altra badante».

LE LAMENTELE. Ma le lamentele raccolte dalle Acli negli ultimi giorni sono anche altre. E variegate. «Ad esempio c’è chi presta servizio di assistenza h24 e dunque si trova costretto a fare i tamponi nei pochi ritagli di tempo libero. Tutte situazioni che vanno sistemate — conclude Tagliati —. Noi ci confrontiamo costantemente con Ats, in primis sul problema dei vaccini non riconosciuti, ma ad oggi non ci sono risposte a livello nazionale. So però che per gli autotrasportatori è stata introdotta una deroga che consente loro di caricare e scaricare anche senza Green pass purché vaccinati con Sputnik. Perché la stessa cosa non viene fatta con le badanti? Parliamo di vaccini che sono comunque stati considerati efficaci tanto che uno è stato usato anche a San Marino ed è stata accertata la produzione di anticorpi. Dove sta il diritto al lavoro, per queste lavoratrici? Non si dimentichi, poi, che quello dell’assistenza è un settore fondamentale».

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