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SPINO D'ADDA

Scuola razziata: via 30 computer e tablet, bottino di 10 mila euro

Il furto è stato commesso nella notte tra martedì e mercoledì scorsi. Il sindaco Galbiati: «Con le indagini in corso i carabinieri hanno chiesto di non divulgare la notizia»

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

10 Ottobre 2021 - 17:27

Scuola razziata: via 30 computer e tablet, bottino di 10 mila euro

(foto di repertorio)

SPINO D'ADDA - Una razzia che ha svuotato la scuola elementare di 30 tra personal computer e tablet, per un danno di 10 mila euro.

Il furto è stato commesso nella notte tra martedì e mercoledì scorsi, ma è stato reso noto solo oggi dal sindaco Enzo Galbiati. «Con le indagini in corso i carabinieri hanno chiesto di non divulgare la notizia per consentire alcune verifiche immediate» ha chiarito il primo cittadino. Il raid dei ladri si è consumato in un momento particolare. La scuola, infatti, da sabato scorso sino a martedì compreso, aveva sospeso le lezioni in quanto sede di seggio per le comunali di domenica e lunedì.

spino

La scuola elementare di Spino

«Pc e tablet erano chiusi a chiave negli armadietti – spiega Galbiati – dunque i ladri hanno danneggiato anche le serrature. Lunedì, concluso lo spoglio delle comunali, gli agenti della polizia locale avevano inserito l’allarme, poi spento martedì mattina quando sono entrati tecnici, operai e impresa delle pulizie per riordinare, disinfettare e preparare la scuola per il ritorno degli alunni, fissato per mercoledì. Non è chiaro per quale motivo, al termine dei lavori, non si è riusciti ad attivare di nuovo l’allarme. Il dirigente scolastico Enrico Fasoli è stato avvisato, al che ha incaricato una collaboratrice scolastica di inserirlo, ma nulla da fare. Nemmeno la ditta che gestisce da remoto l’impianto è riuscita a risolvere il problema nella serata di martedì. A questo punto è stato deciso di fare più passaggi con la vigilanza durante la notte, ma i ladri sono riusciti ad entrare e fare razzia».

Evidente come questa concomitanza tra guasto della centralina dell’impianto e furto desti più di un sospetto; si pensa anche ad una manomissione, ma sono ancora in corso verifiche. I carabinieri di Pandino indagano a 360 gradi e non tralasciano nessuna pista.

«Non si può nemmeno escludere che qualche esterno sia entrato di nascosto il giorno in cui erano in corso i lavori di sanificazione e abbia manomesso l’allarme» aggiunge il sindaco. Tra i computer rubati martedì notte c’erano anche quelli utilizzati dagli insegnanti per attivare le lavagne interattive, strumento ormai fondamentale per la didattica anche a livello di scuola primaria.

Si tratta del terzo furto in tre mesi messo a segno ai danni della scuola primaria. Il primo a luglio, con altri 16 computer rubati. Il secondo poche settimane dopo, quella volta il bottino fu ben più magro, solo un po’ di monete dalle macchinette delle bevande e snack. In entrambi i casi i sensori dell’impianto dall’allarme non avevano rilevato intrusioni, chiaro indizio che chi ha agito sapeva bene dove sono posizionati ed ha evitato i punti a rischio. Due aule, ad esempio, non erano state prese di mira dai ladri.

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