L'ANALISI
01 Ottobre 2021 - 06:15
CREMONA - Un’impennata della cassa integrazione nel mese di agosto, rispetto a luglio: 503 mila ore (sommando ordinaria, straordinaria e in deroga), a fronte delle 109 mila dei trenta giorni precedenti. I dati per la provincia di Cremona forniti da Dino Perboni, segretario generale della Cisl Asse del Po, sono un campanello d’allarme.
«I numeri delle ore di cassa autorizzate nel mese tradizionalmente dedicato alle ferie denotano che l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è cresciuto di quasi cinque volte rispetto a luglio – spiega il sindacalista –: ad agosto è aumentata notevolmente sia la ordinaria, sia quella in deroga».
Nel primo caso si tratta di un ammortizzatore sociale richiesto da imprese che per la prima volta, o comunque da poco , si trovano a dover fare i conti con la carenza di commesse e dunque di lavoro. Nel secondo la situazione può essere ancora più grave. La cassa in deroga, infatti, è un intervento di integrazione salariale garantito dal governo per permettere un sostegno ad aziende che non possono ricorrere agli strumenti ordinari. Due le ragioni, o sono escluse all’origine da questa tutela o hanno già esaurito il periodo di fruizione.
«Questi dati – prosegue Perboni – stanno ad indicare come la crisi economica causata dagli effetti negativi del Covid 19 non sia del tutto cessata».
La ripresa in atto, evidentemente, non basta, o perlomeno non coinvolge tutti i settori dell’economia cremonese, cremasca e casalasca. Ci sono ancora aree in seria difficoltà, che patiscono gli strascichi del periodo nero a cominciato con la prima ondata della pandemia. Perboni indica possibili interventi per evitare innanzitutto la perdita di migliaia di posti di lavoro, non solo a livello provinciale, ma regionale e nazionale.
«Alla luce di questa evoluzione – prosegue il segretario generale – ritengo necessario prorogare il blocco dei licenziamenti e la cassa Covid 19 per tutta la durata dello stato di emergenza sanitaria nazionale (al momento, prorogato sino a fine anno dal governo, Ndc)».
Altro intervento che non si può più rimandare, è quello che riguarda la riforma degli ammortizzatori sociali. «Va creato un sistema di protezione sociale universale che va poi esteso a tutte le imprese – prosegue Perboni –: chiediamo inoltre che venga rafforzato il contratto di solidarietà e sia allungata la durata della Naspi».
Si tratta della Nuova assicurazione sociale per l’impiego, un’indennità mensile di disoccupazione, istituita dall’articolo uno del decreto legislativo del 4 marzo 2015. Infine, il segretario della Cisl evidenzia la necessità di dare un ulteriore scossone all’economia provinciale, anche attraverso le grandi opere pubbliche.
«Stimolare il tessuto locale delle piccole, medie e grandi imprese diventa decisivo – conclude Perboni –: a questo scopo servono le grandi opere come il raddoppio ferroviario della linea Milano-Cremona-Mantova, oltre ad ulteriori infrastrutture materiali come il collegamento autostradale tra i due capoluoghi provinciali. Non dimentichiamo poi gli incentivi in favore delle aziende che daranno vita ad un percorso di transazione ecologica della loro produzione».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris