L'ANALISI
18 Settembre 2021 - 06:10
CREMA - Da più parti, nei mesi scorsi, era riemersa la speranza: grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza si sarebbero potuti trovare i fondi per il prolungamento della linea tre della metropolitana da San Donato milanese sino a Paullo. Un’opera di cui si parla da decenni, senza che si sia mai concretizzato nulla.
Inutile sottolineare l’impatto sulla qualità ambientale del territorio e della vita di migliaia di pendolari, cremaschi compresi, costretti ogni giorno a viaggiare in auto.
In Regione, però, il prolungamento viene bocciato dai tecnici. Se n’è parlato nei giorni scorsi, a fronte di un’interrogazione che i consiglieri Cinque Stelle Marco Degli Angeli e Nicola Di Marco hanno presentato all’assessore ai Trasporti Claudia Terzi, per richiedere un aggiornamento sullo studio di fattibilità, voluto dai Comuni dell’asse della Paullese.
«Per i tecnici sono due le soluzioni su ferro preferibili e messe sul tavolo come alternativa – spiega Degli Angeli – una metropolitana corta quindi solo un prolungamento sino a Peschiera o una metro tranvia. La cosa più grave è che tutto è ancora fermo. Riteniamo sia fondamentale che i cittadini siano aggiornati sullo stato di avanzamento delle analisi in corso. Questa situazione di stallo e inerzia da parte dei decisori pubblici, i quali dovrebbero al contrario coinvolgere la cittadinanza, è inaccettabile. Servirebbe piuttosto un percorso di trasparenza e condivisione non solo annunci e propaganda».
Degli Angeli evidenzia come il lavoro sia stato lasciato in mezzo al guado: «Abbiamo uno studio di fattibilità a metà, che avrebbe dovuto proseguire con una seconda fase di approfondimento di uno scenario che, tuttavia, non è ancora stata assegnata. Sono passati tre anni ed è inaccettabile che non si riesca a procedere: probabilmente nessuno si vuole prendere la responsabilità di dire che la metropolitana fino a Paullo non è la soluzione tecnica ottimale per il territorio, nonostante sia stato proprio lo stesso territorio a volere lo studio di fattibilità al fine di valutare la soluzione tecnica migliore. Cosa ancor più grave – sottolinea – è che questo stallo e poco coraggio politico rischia di far perdere ancora mesi se non anni e di veder naufragare anche i fondi del Pnrr».
Degli Angeli chiede un impegno anche ai sindaci e a Città metropolitana: «Definiscano una road map e soprattutto scelgano in quale direzione andare. Questo stallo non serve a nessuno, tanto meno ai pendolari».
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