L'ANALISI
06 Settembre 2021 - 17:43
CREMONA - All’Anna Frank la prima campanella è suonata con una settimana d’anticipo sull’avvio del 13 settembre: "Il motivo dell’anticipo è legato al fatto che facendo ore di 55 minuti mi sembra giusto recuperare i cinque minuti mancanti - a dirigente Barbara Azzali -. La prima settimana, di quattro ore giornaliere, è interamente dedicata al ripasso". Un avvio lento e morbido, ma pur sempre un inizio che trovai professori schierati con i cartelli delle classi prime all’ingresso principale, mentre le seconde e terze entrano scaglionate dagli ingressi di via Cattapane e via Lancetti. È questa la ritualità imposta dal Covid.
I ragazzi si guardano intorno un po’ spauriti, le madri sono pragmatiche: «Siamo fiduciose e speriamo sia un anno normale, nei limiti. Che non ci siano interruzioni». La preoccupazione di un anno di lezioni a intermittenza è comune, ma sono tanti i sorrisi che esprimono la voglia di rivedersi. Prima di fare lezione una professoressa specifica a bassa voce: «Il mio desiderio è che si possa fare questo anno tutto in classe. Questi ragazzi hanno vissuto le medie a singhiozzo. Noi dobbiamo per loro lavorare per riconquistare la normalità». E la porta dell’aula si chiude sul primo giorno di lezione... soft.
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