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CORONAVIRUS. LE VACCINAZIONI

All’hub con l’avvocato: «sceneggiata» no vax

Infermiera sospesa dal servizio si presenta con legale e marito e riprende tutto col cellulare. Tre ore di tensione sul consenso informato, poi via senza vaccinarsi. Intervento della polizia

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

29 Agosto 2021 - 06:15

All’hub con l’avvocato: «sceneggiata» no vax

L'Hub di Cremona

CREMONA - C’è una nuova frangia di medici e infermieri che cerca di eludere l’obbligo vaccinale, e quindi la sospensione, presentandosi agli hub vaccinali con l’avvocato. Il 6 agosto è accaduto a Fermo (Ferrara), a Ferragosto a Lodi. E ora anche a Cremona. Storia di due giorni fa. Storia movimentata: è arrivata la polizia, due volte.

È andata così, secondo chi c’era. Nel primo pomeriggio, all’hub si è presentata un’infermiera già sospesa dal servizio. L’accompagnava una agguerritissima avvocata di fuori provincia (dunque, non del Foro di Cremona). All’hub c’era gente, venerdì: volontari, persone in attesa di anamnesi ed inoculazione. E poiché l’hub non è un confessionale: c’è chi ha visto ed è rimasto basito dai toni dell’avvocata.

C’è chi parla di «una sceneggiata» in due tempi. Primo atto. Sul piazzale è arrivata l’avvocata. Si è qualificata. Pretendeva di entrare nell’hub per dare un’occhiata. Ha detto che stava aspettando la sua assistita. L’hanno fermata. Perché nell’hub non si entra così. Avvocato o non avvocato, uno non può fare ciò che gli pare. È stata chiamata la responsabile vaccinazioni dell’Asst. È nata una discussione. L’avvocata si è messa ad urlare, ha tirato fuori il tesserino. Ha chiamato la polizia. E la polizia è arrivata. Gli agenti hanno preso le generalità di chi era lì. È arrivata l’infermiera.

Secondo atto. Avvocata, infermiera e marito dell’infermiera sono entrati nell’hub e si sono recati dal medico che raccoglie l’anamnesi. Testimoni confermano che il colloquio è stato ripreso dal marito dell’infermiera. Toni alti. È stato chiamato l’avvocato dell’ospedale per dare una mano al medico e alla responsabile delle vaccinazioni. Il fuoriprogramma è andato in onda per circa tre ore, il tempo speso dai sanitari per dialogare e spiegare l’importanza di vaccinarsi. Un lungo confronto, nel tentativo, da parte del personale dell’hub, di trovare una soluzione. Ma l’infermiera voleva vaccinarsi alle sue condizioni. Pretendeva un trattamento diverso.

Il nodo: la firma del consenso informato, probabilmente. Ma la procedura sanitaria è quella, la legge è quella, i medici la rispettano. Macché. La polizia è tornata all’hub. Stavolta, l’ha chiamata l’avvocato dell’Asst. Anche perché la pazienza era finita. Soprattutto, si stava interrompendo un pubblico servizio. Il caso ha voluto che a sceneggiata in corso un giovane non si sia sentito bene. Capita: c’è chi ha paura degli aghi, la tensione, un calo di pressione. Testimoni raccontano che l’avvocata agguerrita ha sentito il tonfo e si è precipitata con il telefonino a riprendere il giovane. I poliziotti l’hanno ripresa: «Smetta di filmare».

Alla fine, l’infermiera non si è fatta vaccinare.

«Nessuno la obbliga. E se non vuole vaccinarsi secondo le regole, rimane sospesa — sottolinea Enrico Marsella, presidente dell’Ordine degli infermieri —. Il medico fa l’anamnesi, poi propone la firma del consenso informato. Se la persona non vuole firmare, okay, si ritira il foglio, lo si saluta e se ne va».

Da presidente dell’Ordine, Marsella si dice «molto dispiaciuto che il sostantivo infermiere compaia in un episodio increscioso. E l’avvocato, al posto di battere la sella, deve andare a battere il cavallo. Come posso capire l’automobilista che ha l’auto in sosta vietata e se la prende con il vigile, posso capire l’infermiera che se la prende con il medico che fa l’anamnesi. Ma l’avvocato dovrebbe conoscere la legge. Mi meraviglio dell’avvocato. Prendersela con gli esecutori è sbagliato».

Sul caso, l’avvocata si è appellata al segreto professionale. «L’unica cosa che posso dire, è che mentre la mia cliente era a colloquio con il medico vaccinatore, di fianco a noi una persona è crollata al suolo. Mi è stato detto che era appena stata vaccinata, però non posso confermarlo. Era un ragazzo e si trovava a 5 metri da me».

Ultima nota. «Siccome sono l’avvocato, non voglio che la vicenda della mia cliente vada sul giornale». Venerdì all’hub è arrivata la polizia. È cronaca. 

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